Verificare che la tredicesima sia corretta, ecco come si indivudua l’errore che potrebbe renderla inesatta
In busta paga sta arrivando in questi giorni la tredicesima mensilità, ad essere interessati sono soprattutto i dipendenti del settore privato e pubblico. Tuttavia ad essere coinvolti anche i lavoratori in cassa integrazione, quelli part time e a tempo determinato, colf e badanti, infine anche i pensionati hanno diritto alla tredicesima.
La tredicesima altro non è che un dodicesimo della retribuzione lorda annua. Pe avere un riferimento sul cifra che si spetta si può fare un semplice calcolo. Si moltiplica la retribuzione lorda mensile per il numero dei mesi lavorati nell’anno in corso diviso 12 mesi dell’anno solare. Questo il lordo della tredicesima, da cui si ottinene il netto in base alla tassazione della quale si è soggetti.
Controllare che la tredicesima in busta paga sia corretta
Come detto una vola calcolato l’importo lordo si può agevolamente verificare il netto che spetta. Sul netto della tredicesima pesano l’aliquota Irpef a cui si è sottoposti, i contributi previdenziali e le mancate detrazioni sociali per lavoro dipendente o per carichi di famiglia. Proprio sul carico dei contributi previdenziali si deve ricordare che quest’anno si deve considerare il taglio dei contributi previsto dal governo Draghi pari al 2 per cento.
Lo sgravio deve essere calcolato per intero su tutti i mesi maturati nel corso dell’anno di lavoro. Quindi i contributi che si versano sono del 7,19 per cento non del 9,19 per cento. Per avere la certezza che la gratifca natalizia sia corretta si veve guardare la terza parte della busta paga, quella finale dove sono riportati gli importi.
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Le informazioni indicate danno modo di conoscere le aliquote fiscali e previdenziali applicate. Si ricorda che l’imponibile massimo su cui viene applicato lo sgravio dei contributi è di 2.692 euro lordi al mese. L’aliquota contributiva deve essere del 7,19 per cento, se si rientra in questa fascia, e va sottratta dall’imponibile previdenziale.
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Se la percentuale dell’aliquota contributiva non è riportata, si può calcolare a quanto ammonta l’importo dei contributi rispetto al lordo in busta paga, per controllare quanto sia la percentuale sottratta. Il risultato finale deve essere maggiore di circa il 2 per cento di quanto ci si aspetta.
