Anche nell’ultimo mese dell’anno, l’INPS comunica i giorni dei pagamenti alle famiglie che godono del supporto economico. Ecco quando
L’avvicinamento al Natale è oramai spedito e come è tradizione, ci si aspetti – ovviamente da un punto di vista economico – che la corsa ai regali abbia una schiacciante accelerazione. Si valuterà soltanto dopo la tripletta delle festività a cavallo d’anno, la condotta e la disponibilità a far girare l’economia, in considerazione di un’annualità davvero drammatica per molti nuclei familiari.
Nell’ultimo trimestre, gli esecutivi succedutisi hanno cercato di dare delle risposte ai portafogli dei numerosi cittadini investiti dagli insostenibili rincari delle bollette energetiche, rilasciando risorse finanziarie in rapporto alle già vessate casse dello Stato alle prese con le mensili misure ordinarie e straordinarie. Ma oltre ai bonus (in graduale esaurimento), come è noto, altri ausili stanno per esordire dal prossimo anno.
L’anticipo relativo all’adeguamento degli indici ISTAT sui prezzi al consumo a partire dallo scorso settembre, rappresenta soltanto una delle iniziative economiche a dare respiro ai bilanci familiari. Dal prossimo 1° gennaio, il precedente incremento – del 2 per cento – degli importi pensionistici in particolare (ma non solo), sarà seguito da un ulteriore aumento deciso per contrastare l’inflazione a due cifre percentuali: secondo il nuovo indice all’8 per cento, a quote variabili a seconda del reddito.
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Dopo il rinnovo dei contratti nazionali, i dipendenti del settore pubblico possono ora portare a casa un significativo aumento dei loro stipendi, oltre gli arretrati relativi ai mesi precedenti del 2022. In attesa che la rivalutazione si allarghi diffusamente nei settori privati. Per intanto, in relazione alle famiglie di tale estrazione, dal prossimo anno occorrerà rinnovare la domanda per il beneficio dell’Assegno Unico e universale.
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Saranno eccettuati quei genitori che non hanno avuto alcuno scostamento di scaglione poiché non è avvenuta alcuna sostanziale modifica del reddito familiare annuo. Gli altri, per non incorrere nelle sanzioni o al rischio di restituzione degli importi oppure alla revoca, dovranno comunicare il nuovo ISEE. Il tutto, beneficiando delle circostanziate modifiche apportate dalla manovra di bilancio sugli scaglioni più bassi, come la misura “secca” dell’assegno mensile pari a 175 euro per i reddito fino a 15mila euro. Intanto per dicembre, l’INPS ha reso noto le date per i pagamenti di competenza dell’ultimo mese: i beneficiari potranno attendersi il versamento degli importi dal giorno di lunedì 12 dicembre. Da mercoledì 14 dicembre 2022, è il turno degli arretrati delle mensilità di agosto, settembre e ottobre.