Scopriamo gli obiettivi dei pensionati, qualora volessero emigrare in paesi stranieri, per risparmiare un po’
Sono tanti i pensionati, che una volta raggiunta l’età di termine del lavoro e degli anni di contributi versati allo Stato, ottengono il loro sussidio economico mensile. E sappiamo che c’è una gran parte di individui, che non resta a casa a vedere la tv sul divano, anzi, c’è chi ha grandi progetti nella sua mente.
Infatti, migliaia sono le coppie di pensionati, che decidono di “scappare” dall’Italia, proprio per godersi la pensione in altri paesi, economicamente più accessibili, paesi in cui si risparmia molto di più, dal punto di vista alimentare, e cosa molto importante anche dal punto di vista sanitario.
Tra i vari paesi, scelti dai pensionati del Belpaese, si scelgono Canada e Stati Uniti, magari qualcuno ha anche parenti, emigrati, dove potersi affidare. Ma la vita, oltreoceano è davvero costosa. Soprattutto sotto il punto di vista sanitario. Negli Usa, il sistema sanitario è privato, la mancanza di un sistema sanitario pubblico rende indispensabile procurarsi la giusta protezione in caso di incidente, malattia o perfino i normali controlli di check-up. Sarebbe quindi un grave rischio.
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Quindi, sono tante le persone, che oltre ai paesi nordamericani, hanno un’opzione per nazioni europee, come Spagna, Portogallo, Malta, Cipro, oppure paesi dell’est Europa, come Bulgaria o Romania. Ma perché queste scelte?
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Gli italiani, scelgono di andare a vivere la propria pensione, soprattutto da un punto di vista economico. La vita in Italia, è alta, dai contributi da versare, al caro-energia fino agli alimenti, il sussidio termina in poco tempo. Invece, in queste nazioni, il costo medio della vita è accettabile e bassa. Ad esempio l’affitto di un’abitazione in Bulgaria, costa sui 500 euro. In Italia è pressoché impossibile trovarne una a questo modico prezzo.
Il Portogallo ad esempio, paese che si affaccia sull’oceano Atlantico, è meta scelta proprio per il risparmio. Lingua comprensibile, il costo della vita è del 26% inferiore a quello italiano. Però per quanto riguarda la questione sanitaria, è indispensabile sempre avere un’assicurazione sanitaria. Infatti non tutti i farmaci sono disponibili in tutti i Paesi e, se lo sono, potrebbero avere un nome diverso.
Adesso, appoggiamo un po’ la nostra Italia. I costi è evidente, sono alti, ma se vogliamo un po’ tenerci qualche soldino nelle nostre tasche, esistono regioni più economiche. Come la Calabria, l’Umbria e la Basilicata. Cerchiamo di voler bene alla nostra Italia.