Quando un nostro caro muore ed aveva un conto alla Posta dobbiamo presentare la pratica di successione: ecco quando avremo i soldi
Di fronte alla morte l’uomo non può nulla per cui al momento del decesso di una persona cara il sentimento che ci attanaglia è quello di una profonda tristezza. Dopo aver organizzato il funerale, ai parenti tocca anche il gravoso compito degli adempimenti burocratici che includono anche la comunicazione di morte a INPS, alle Poste o alla banca.
Questo perché il defunto potrebbe essere titolare di pensione o avere un conto corrente bancario o postale che, al momento della morte, sono bloccati. Per poter accedere ai soldi del defunto i parenti devono presentare un importante documento: la successione. Ma dopo quanto tempo gli eredi potranno avere i soldi?
Successione Poste: dopo quanto si sblocca il conto?
Il documento di successione è un vero e proprio atto giuridico che regola il passaggio del saldo relativo al conto di una persona scomparsa al suo erede o ai suoi eredi. A stabilire la successione è l‘articolo 1833 del codice civile, comma 2, in cui si legge che «la chiusura del conto con la liquidazione del saldo è fatta alle scadenze stabilite dal contratto o dagli usi e, in mancanza, al termine di ogni semestre, computabile dalla data del contratto».
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Quando l’intestatario del conto corrente postale passa a miglior vita, la prima cosa che fa Poste Italiane è bloccare il conto fino a che non saranno espletate alcune formalità e fatta chiarezza su chi gode dei relativi diritti. Ovviamente saranno i parenti a dover comunicare a Poste la morte dell’intestatario del conto.
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Dopo la comunicazione del decesso, i parenti dovranno presentare la domanda di successione che consiste in vari documenti come il certificato di morte; l’atto di notorietà o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà; la copia conforme del verbale di pubblicazione o di attivazione dell’eventuale testamento. Dovrà essere poi presentata la dichiarazione di successione o certificato di eseguita dichiarazione e di pagamento dell’imposta, rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.
Solo dopo aver presentato la domanda di successione con tutti i documenti allegati che Poste Italiane provvederà a sbloccare il conto e dare accesso ai parenti del defunto le somme depositate. Secondo quanto scritto nel codici civile la banca ha un massimo di sei mesi per sbloccare il conto corrente ma generalmente i tempi di sblocco sono ancora più ridotti.