Grazie ad un accordo saranno pagate somme extra a partire dallo stipendio di dicembre per questi lavoratori. Di cosa si tratta
Come accade di consueto, il mese di dicembre rappresenta per i contribuenti un mese importante e ricco di novità; non già perché sono appena scaduti i termini della seconda chiamata per la dichiarazione dei redditi, né per il pagamento della seconda rata relativa all’IMU da versare ai Comuni. Si tratta di quanto – a volte – appartiene alle entrate del cittadino.
A dicembre, l’attenzione è rivolta in particolare agli stipendi dei lavoratori dipendenti, dove trova posto l’appuntamento tanto atteso con la tredicesima. La stessa rata integrativa giunge contestualmente ai pensionati, che hanno un motivo in più per essere soddisfatti: anche il trattamento integrativo dell’INPS è soggetto all’adeguamento anticipato dell’ISTAT sugli importi dei prezzi al consumo e pertanto viene anch’esso sottoposto ad incremento.
A dicembre arrivano gli arretrati per i docenti, ecco a quanto ammonteranno
L’adeguamento degli importi pensionistici in base agli indici ISTAT è stato anticipato per alleggerire la pressione sulle casse dello Stato da parte dell’inflazione galoppante. Dal 1° gennaio prossimo si attende un nuovo incremento, pari all’8 per cento (dopo quello di ottobre, del 2 per cento, deciso dal governo Draghi). Riguarderà ancora una volta le pensioni, ma anche le buste paga.
LEGGI ANCHE: Molti stanno ricevendo questa multa | Ma è una truffa
Sugli stipendi si vedranno con la competenza di questo mese sulle buste paga gli effetti del massiccio rinnovo dei contratti nazionali di lavoro che ha investito moltissime categorie. Gli esiti più numerosi e soddisfacenti si sono avuti nel settore pubblico, con la corresponsione non solo di stipendi d’ora in poi rivalutati, ma anche degli arretrati; essi sono maggiormente visibili nelle categorie della sanità e della scuola.
LEGGI ANCHE: Niente fila banca o Posta | Puoi pagare Imu anche qui
La notizia è di quelle che rasserenano l’animo in vista del Natale. Professori e personale scolastico riceveranno dal 1° gennaio 2023 il tanto atteso aumento: un incremento lordo di 98 euro al mese per tutti i dipendenti scolastici, nessuno escluso, per tredici mensilità. Al personale docente la percentuale si eleva al 4,2 per cento della retribuzione attuale (+101 euro). Sono inoltre riconosciuti gli arretrati maturati a cominciare dal gennaio 2019 fino al dicembre 2022. Pertanto sono pronte somme che vanno mediamente da 2.363 euro per il personale impiegato della scuola ai 2.450 euro degli insegnanti.