Alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza non riceveranno la ricarica entro Natale: ecco chi sono e perché
É ormai iniziato il mese di dicembre e anche il 2022 sta per volgere al termine. Quest’ultimo mese dell’anno porta con sé l’ultimo pagamento del 2022 per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza: dal prossimo anno le regole per riceverlo cambieranno così come deciso dal governo Meloni ed inserito nella Legge di Bilancio 2023.
Anche se ancora in fase di approvazione, la Legge di Bilancio 2023 ridurrà di 8 mesi il beneficio del RdC e anche la platea di beneficiari sarà rimodulata e sarà molto più limitata rispetto a quella che ha ricevuto l’incentivo in questi anni. Ma prima di addentrarci nel futuro vediamo quando sarà pagata l’ultima rata di dicembre.
Anche per quest’ultimo mese dell’anno vale la regola che divide i pagamenti del Reddito di Cittadinanza tra chi riceve la misura per la prima volta in assoluto o dopo la sospensione dei 18 mesi e per chi, invece, ha già ricevuto almeno una rata. Per chi riceve il Reddito per la prima volta il pagamento è previsto come al solito entro metà mese e quindi il 15 dicembre.
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Tutti i percettori del RdC che devono ricevere una ricarica diversa dalla prima dovrebbero avere i soldi tra il 22 ed il 23 dicembre, dunque prima di Natale ed in anticipo rispetto al 27 del mese. Ci sono però dei cittadini che, al contrario, non riceveranno la ricarica entro Natale e, con molta probabilità nemmeno nel mese di dicembre.
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Si tratta di tutti coloro che hanno già ricevuto 18 mensilità entro il mese di novembre. Tutte queste persone non riceveranno la ricarica a dicembre ma dovranno procedere al rinnovo della domanda. Il consiglio è di presentare richiesta di rinnovo RdC quanto prima dal momento che è previsto un mese di pausa per consentire all’INPS di effettuare le dovute verifiche. Chi ha terminato il sussidio a novembre riceverà dunque la prossima ricarica RdC a gennaio 2023.
Come detto, poi, la Legge di Bilancio 2023 rimodulerà il RdC nel 2023 a 8 mesi e senza possibilità di rinnovo dal momento che il governo Meloni punta ad eliminare la misura a partire dal 2024 per introdurre una nuova misura di sostegno alla povertà e all’inclusione attiva.