Lavori ormai da quando hai diciott’anni e vorresti sapere quando arriva il momento della pensione? Scopriamolo insieme
Quello della pensione è da sempre uno degli argomenti più scottanti e soprattutto sempre attuali che ci circondano. Molti, infatti, non possono fare a meno di chiedersi quando arriverà il loro momento, a quanto ammonterà il proprio assegno mensile e tante altre questioni. Soprattutto quando si è giovani, inoltre, sembra un momento così lontano, che ci interesserà solo dopo tanti anni, da apparire quasi impensabile anche solo da immaginare.
Eppure non sempre è così: come ben sappiamo, infatti, quando si parla della pensione, non ci si riferisce a un qualcosa di statico e fisso. Ma, piuttosto, a un aspetto molto complesso da calcolare e che può variare in base a numerosi fattori. Tra questi, indubbiamente, ricopre un ruolo di rilevanza il momento in cui noi cominciamo a lavorare per stabilire quando, invece, potremo permetterci di andare in pensione. Scopriamo, dunque, quando arriverà il nostro momento se cominciano a lavorare a diciotto anni.
Pensione, quando se hai iniziato a diciotto anni
La prima cosa da sottolineare, come ben sapete, è che per poter andare in pensione bisogna aver completate e maturato ben vent’anni di contribuzione minima: vale a dire, il minino contributo richiesto. Non sempre però vent’anni sono sufficienti, e proprio per questo motivo molte persone sono costrette a superare i due decenni di attività lavorativa per poter raggiungere la soglie minima consentita. Cerchiamo però adesso di fare una stima: quando si va in pensione se si inizia a lavorare intorno ai diciotto?
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In questo caso, infatti, stiamo parlando di lavoratori precoci che all’età di diciotto anni decidono già di entrare nel mondo del lavoro. Avendo iniziato da giovanissimi, questi soggetti si troveranno senza dubbio con un’anzianità molto elevata che potrà essere pari o anche superiore ai quarant’anni. Secondo la vecchia normativa, in questi casi, un lavorare avrebbe potuto ritirarsi dal mondo del lavoro a cinquant’otto anni (ovvero calcolando i diciotto in cui ha iniziato più i quaranta richiesti per i contributi).
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Ad oggi però le cose sono cambiate e, soprattutto, i tempi si sono estesi e diluiti. Proprio per questo motivo, anche per chi inizia a lavorare appena maggiorenne, le cose vanno un po’ più per le lunghe. Gli uomini dovranno così aspettare i sessanta, mentre le donne cinquantanove e dieci mesi.