Ecco su quali orizzonti per l’anno 2023 si affaccia la misura per i percettori in possesso di bassi redditi. I particolari
Ancora per il mese di dicembre sono in erogazione, da parte dell’INPS, i bonus da 150 euro destinati ai soggetti in difficoltà nel sostenere i rincari delle bollette energetiche; è il turno per alcuni pensionati – proprio in questi giorni – per i percettori di indennità e per le partite iva. Taluni riceveranno il versamento cumulativo, comprensivo del precedente sussidio da 200 euro (se non ancora ricevuto).
I percettori del trattamento pensionistico consolideranno, con il mese di dicembre, l’adeguamento ISTAT degli importi delle pensioni, prima della nuova revisione che verrà attuata dal 1° gennaio 2023 con il nuovo incremento dell’8 per cento, atto a delimitare gli effetti della galoppante inflazione a due cifre percentuali. Questi aumenti però, almeno per il momento non riguarderanno la Pensione di Cittadinanza.
Insieme al Reddito di Cittadinanza, la misura di supporto della Pensione di Cittadinanza è oggi sotto la lente dell’attività di governo. Bisognerà attendere la prossima legge di bilancio per conoscere eventuali modifiche sul presente strumento. Destino diverso per il Reddito di Cittadinanza, il quale dal prossimo mese vedrà sostituiti i criteri di accesso e della relativa durata dei pagamenti.
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Oltre al drastico calo dei percettori del Reddito di Cittadinanza, a partire dal prossimo gennaio – soprattutto tra i lavoratori e qualsiasi abile al lavoro – l’INPS erogherà, ad ogni modo, l’assegno per soli otto mesi non rinnovabili, anziché per i diciotto mesi rinnovabili della precedente misura (con la possibilità di “stop” anticipato, causa il rifiuto della prima e unica offerta professionale proposta dal Centro per l’Impiego).
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Dovrebbe restare tutto così com’è per la Pensione di Cittadinanza, almeno fino alla prossima legge di bilancio: viene mantenuto il valore ISEE sotto i 9.360 euro, oltre al valore patrimoniale immobiliare (esclusa l’abitazione) fino a 30 mila euro e il valore mobiliare fino a seimila euro. Anche per il 2023, viene rimarcata la differenza col RdC: a differenza di quest’ultimo, il rinnovo di diciotto mesi non subirà alcuna interruzione (simile ai trenta giorni del RdC); ossia, i pagamenti sono continuativi.