Investendo una modica cifra per il proprio figlio, la cifra che si può riscuotere alla scadenza è davvero interessate. Ecco quanto
Con quest’anno il gruppo Poste Italiane festeggia il suo centosessantesimo anniversario. Una lodevole vita per un’azienda – nata pubblica e parzialmente rimastavi – che nel corso della sua storia ha saputo trasformarsi e cavalcare i tempi, i costumi, l’evoluzione tecnologica; dimostrando sin dalle origini di occuparsi non soltanto di far recapitare con puntualità lettere e telegrammi lungo la penisola.
Poste Italiane, che grazie agli strumenti più aggiornati messi a disposizione dei suoi clienti compete oggi con i più importanti gruppi bancari mediante il suo portfolio composto da migliaia di correntisti, perpetua il suo tradizionale ruolo di depositario dei piccoli e medi risparmi degli italiani, in particole di molti nuclei familiari, dove il risparmio è uno status che viene coltivato sin dalla nascita dei suoi piccoli membri.
Molte coppie di genitori hanno adottato gli strumenti postali grazie alla loro semplicità di gestione e ai loro bassissimi costi di tenuta. Sul piano del risparmio gestito di base, i dispositivi da sempre proposti dalle Poste Italiane sono fondamentalmente due: il libretto di risparmio e i buoni fruttiferi. Il primo diviene presto il salvadanaio di centinaia di bambini che beneficeranno in futuro del discreto tesoretto pazientemente costruito.
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I secondi – a differenza del libretto – danno la garanzia di ricavare delle rendite lungo una linea temporale a scelta. Poste Italiane ha messo a disposizione diverse opzioni di investimento in buoni postali, secondo il tempo che si vuole scegliere per la somma da impegnare: si va da buoni decennale, fino a quelli con scadenza di 25 anni. Tra questi vi sono anche i cosiddetti i buoni perfetti da sottoscrivere a beneficio dei propri figli: i Buoni Minori.
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Il rendimento annuale lordo raggiunge il ragguardevole tasso del 4,50 per cento. La principale peculiarità sta nel fatto che gli interessi maturano fino al raggiungimento della maggiore età del piccolo titolare. Tali buoni sono sottoscrivibili dai genitori, ma anche da nonni o da parenti che vogliono fare un particolare regalo di Natale per il bene del bambino. Si pensi oggi a sottoscrivere un buono minori investendo la somma di 100 euro: la scadenza del buono avverrà nel 2040; grazie alla tassazione agevolata sugli interessi del 12,50 per cento e al rendimento fisso crescente fino all’età di 18 anni, il titolare oramai adulto riceverà un rimborso complessivo pari a 204,33 euro.