Sfortunatamente a volte le aziende devono dichiarare il fallimento: in questi casi chi paga il TFR ai dipendenti? Scopriamolo insieme
Quando un lavoratore dipendente viene licenziato avrà diritto al TFR, ovvero al trattamento di fine rapporto, conosciuta anche con il nome di liquidazione. Questo trattamento consiste in una porzione di retribuzione al lavoratore subordinato differita alla cessazione del rapporto di lavoro ed è effettuata da parte del datore di lavoro.
Coloro che lavorano in azienda spesso si chiedono cosa accade se questa fallisce e non è stato pagato ancora il TFR e che dunque non hanno potuto ancora destinarlo a fondi di pensione. In questo caso poniamo l’accento sul fatto che la legge tutela il lavoratore sempre e gli consente di ottenere comunque il TFR.
Fallimento aziendale: ecco chi paga il TFR al lavoratore
Nel caso in cui una azienda dovesse fallire il TFR dei lavoratori è pagato dal Fondo di Garanzia dell’INPS. E’ questo un fondo statale a cui hanno accesso tutti i lavoratori sia dipendenti che privati. Per ottenere però il pagamento del TFR, in caso di fallimento aziendale, bisogna presentare una apposita domanda o dal lavoratore stesso o dal suo avvocato.
E’ lo stesso datore di lavoro dell’azienda a finanziare il Fondo versando un contributo che è pari allo 0,20% della retribuzione imponibile. Nonostante questo il Fondo garantisce la copertura del trattamento anche indipendentemente dal versamento o meno di questo contributo.
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Il Fondo di garanzia pagherà non solo in caso di fallimento dell’azienda ma anche nei casi di liquidazione coatta amministrativa; di amministrazione straordinaria e di procedura di liquidazione del patrimonio. Vediamo ora come ottenere il TFR a seguito del fallimento dell’azienda dove si lavora.
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Per poter accedere a Fondo di Garanzia e poter ottenere il TFR bisogna fare, come detto, apposita domanda. La domanda deve contenere degli importanti documenti come il proprio credito attraverso buste paga o CU ma anche documenti. Per la delicatezza e la difficoltà di reperimento di vari documenti il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad un avvocato.
La domanda di intervento del Fondo di garanzia del Tfr e dei crediti di lavoro diversi dal Tfr deve essere inoltrata via web su sito istituzionale dell’INPS accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS, attraverso Contact Center tramite il numero verde dell’INPS o tramite CAF e Patronati.