Andiamo a vedere le informazioni necessarie riguardo il Bonus Bollette e quali sono i requisiti per ottenerlo.
Con la grave crisi economica che gira in Europa, causa la guerra tra Russia ed Ucraina, sono tanti i paesi colpiti per il rincaro di alimenti, utenze energetiche e come si sa il caro energie è alle stelle. Anche il Governo Italiano, in un modo sta cercando di riparare questo problema.
Gli italiani, nonostante i vari bonus per poter saldare i pagamenti sono ancora in difficoltà ed entro il 2023 ci sarà un ulteriore sostentamento per poter affrontare il problema. In Italia, purtroppo molte aziende sono state costrette a chiudere e sono tanti gli impiegati che hanno perso il lavoro.
Nel mese di novembre, in previsione del nuovo anno, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con un documento che chiarisce alcuni aspetti operativi della misura, riguardo al Bonus di 600 euro per la fascia dei dipendenti privati. Sarà un sostentamento per poter pagare le fatture di acqua, gas ed elettricità.
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Chiariamo che il Bonus Bollette è diretto ai lavoratori autonomi e studi professionali; a chi appartiene ad enti pubblici economici ed ai soggetti che non svolgono un’attività commerciale. La novità importante è che questi bonus verranno “spalmati” a coloro appartengono a nuclei familiari in possesso di uno dei seguenti requisiti: valore ISEE non superiore a 8.265 euro; almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e valore ISEE non superiore a 20.000 euro.
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Questo ennesimo bonus coprirà copre i costi di bollette della luce, del gas e dell’acqua che il dipendente ha pagato o deve ancora pagare nel corso del 2022. L’assegno inoltre verrà finanziato dall’INPS, e registrerà dal 1° gennaio 2023 un aumento del 50 per cento. Ciò significa che anche i nuclei in possesso di un reddito superiore al tetto stabilito di 40 mila euro annui, si passerà al pagamento di una mensilità da 50 a 75 euro, ma l’incremento arriva – nei redditi inferiori a 40 mila euro – anche a 50 euro. Le cifre stimate che possono arrivare sul conto corrente si aggirano per la luce, tra 86 a 123 euro mensili, mentre per il gas, considerando i componenti familiari, si va dai 277 ai 2.058 euro al mese.
Inoltre è fondamentale precisare che sarà il datore di lavoro a decidere di versare questo bonus, aumentando di fatto la retribuzione senza dover pagare tasse e contributi. L’unico adempimento in capo al lavoratore consiste nella registrazione che le fatture relative alle utenze siano state effettivamente saldate da lui o dal coniuge o da un suo familiare.