Tutti i chiarimenti sull’accesso agevolato all’acquisto degli assorbenti per le donne. Ecco cosa sta predisponendo il governo
La manovra di bilancio presentata dal premier Giorgia Meloni ha rivelato gli intenti volti al miglioramento delle condizioni riguardanti le famiglie più in difficoltà nel contesto della crisi energetica. Pertanto, il maggior numero dei provvedimenti è rivolto al contrasto all’impoverimento sulla base di aiuti rispetto ai rincari delle bollette. In primis, si parla di “bonus bollette”, già presenti nelle leggi di bilancio del governo Draghi, ma è stato approntato un innalzamento del tetto reddituale ISEE, con particolari vantaggi per le famiglie numerose.
In secondo luogo, dal 1° gennaio prossimo scatta la proroga di sei mesi sul distacco delle utenze nei confronti dei contesti familiari dove non si è più in grado di saldare le fatture delle utenze di luce e gas; in tal modo, tali soggetti possono evitare almeno di passare al freddo l’inverno. Con la precedente Nadef, in realtà, è stato allargata e resa maggiormente articolata l’azione di governo, in attesa di definirla con la prossima legge di bilancio che aprirà i cinque anni di legislatura.
Esiste un bonus per comprare assorbenti? Di cosa realmente si discute
Sarà per la sensibilità del primo Presidente del Consiglio al femminile, sta di fatto che a partire dalla Nadef le iniziative sono state particolarmente declinate verso le famiglie e le donne. Certamente, tutto questo e il precedente richiede un finanziamento straordinario, ricercato anche sfrondando risorse economiche da misure previdenziali come l’essenziale Reddito di Cittadinanza.
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Vi saranno meno percettori, soprattutto tra gli abili al lavoro, e la durata sarà soltanto di otto mesi (se non di meno, al rifiuto dell’unica offerta dei Centri dell’Impiego): così il RdC cambia i suoi criteri di accesso mentre sono mantenuti i requisiti per la Pensione di Cittadinanza. Il risparmio derivante da questi fondi e dalla prossima rottamazione delle cartelle esattoriali, andrà a stimolare provvedimenti a favore delle donne.
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Viene modificata in termini più stringenti sotto l’ambito familiare, l’Opzione Donna. L’uscita per la pensione anticipata delle lavoratrici sarà regolata dall’età della donna e soprattutto dal numero dei figli; con più figli arriva prima il congedo. Sempre per le donne, arriva l’agevolazione sugli assorbenti; non si tratta questa volta di un bonus, no: viene formulata una riduzione dell’IVA, che passa dal 22 al 5 per cento. Un modo di accompagnare, con un notevole risparmio di denaro, il periodo fertile della donna.