Notizie in arrivo sulla data di pagamento del bonus nido, il trattamento per il sostegno delle famiglie alle prese con le spese del nido
Si apre per l’Inps un periodo di versamenti. Oltre quelli ordinari come il reddito di cittadinanza, le pensioni, gli assegni di invalidità si aggiungono gli arretrati di alcune misure come per l’assegno unico e universale. In più ci sono le tredicesime per i pensionati e i bonus da 200 e 150 euro per alcuni lavoratori.
In questi giorni è in via di definizione anche la questione relativa al bonus asilo nido, il trattamento a favore delle famiglie per le spese della retta mensile dell’asilo nido e i servizi a domicilio per i bambini con comprovate necessità. La misura era attesa da diverso tempo, ma la situazione si è sbloccata proprio in questi giorni.
L’erogazione del bonus asilo nido è iniziata
Con gli ultimi giorni del mese di novembre, da martedì 29 per la precisione, sono cominciati i primi versamenti del provvedimento che coinvolge circa 60 mila famiglie in tutta Italia. L’Inps eroga il bonus asilo nido dietro domanda e sotto forma di rimborso per la copertura delle rette mensili, dei pasti e le spese di bollo di asili nido pubblici e privati. Non copre invece l’iscrizione, il pre e post scuola e l’Iva.
Hanno diritto al rimborso non solo le famiglie con bambini frequentanti gli asili nido, ma anche i nuclei familiari con bambini affetti da patologie gravi che richiedono assistenza e interventi a domicilio. La cifra massima che si può ottenere con questo beneficio è di 3000 euro, ma con l’esaurimento degli stanziamenti non era stato possibile proseguire con i versamenti agli aventi diritto.
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Il bonus è richiedibile fino a 11 mensilità ed è riconosciuto in base alla certificazione Isee disponibile, con 3000 euro con Isee fino a 25mila euro e rate di 272,72 euro ciascuna, con 2500 euro con Isee tra 25mila e 4mila euro e rate di 227,27 euro ciascuna, con 1500 euro con Isee oltre i 40mila euro e rate di 136,37 euro ciascuna.
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La situazione ha trovato una soluzione con gli ulteriori fondi per il veneficio previsti dal decreto Aiuti ter emanato dal governo Draghi prima del passaggio dei poteri al nuovo esecutivo. Si è trattato di uno degli provvedimenti del precedente governo.