Nel 2014 Lele Adani ha rifiutato una mega offerta per continuare la carriera da telecronista: ecco qual è stata
Dicembre 2022 è il mese dei campionati di Calcio 2022 in Qatar e anche coloro che di solito non seguono il calcio sono incollati alla TV. I diritti delle partite dei mondiali sono stati ottenuti dalla RAI che trasmetterà le varie sfide fino al 18 dicembre, giorno in cui si saprà la squadra che sarà sul tetto del mondo.
Tra i vari telecronisti Rai ingaggiati per seguire i mondiali c’è anche Lele Adani, ex calciatore difensore che, in questi giorni, è balzato alle cronache per la sua esultanza ritenuta fuori luogo al goal di Leo Messi con l’Argentina. Dopo la carriera da calciatore Adani ha rifiutato una mega offerta di lavoro per fare il telecronista: ecco quale.
Adani, la mega offerta rifiutata per fare il telecronista
La carriera di Lele Adani come telecronista inizia nel 2012 su Sky Sport e continua tutt’ora. Quest’anno l’ex calciatore è stato anche scelto, per la sua esperienza, dalla Rai per commentare le partite dei Mondiali 2022 in Qatar insieme alla squadra coordinata da Donatella Scarnati.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che Adani, per intraprendere la carriera da telecronista, ha rifiutato una importante offerta come allenatore. Dopo aver infatti appeso le scarpette al chiodo, Adani è stato chiamato, nel 2011, da Silvio Baldini come allenatore in seconda del Vicenza e poi ha rifiutato una offerta da Roberto Mancini.
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Nel 2014 Adani ha rifiutato di diventare allenatore in seconda dell’Inter di Mancini preferendo, di fatto, continuare la sua carriere da opinionista televisivo. E’ lo stesso Adani a riferire nel corso della trasmissione Bobo TV il motivo per cui ha detto no a Mancini: «Avevo appena rinnovato l’accordo con Sky. Quando rinnovo, firmo un accordo. Lo dico serenamente, non sono mai stato tra i primi per guadagno, mai. Volevo dare e voglio dare un linguaggio nuovo, con passione per il calcio, voglio restituire ciò che il pallone mi ha dato».
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«Il Mancio mi ha messo in difficoltà – continua Adani – perché ha devozione, ha passione, con il suo stile e tutto. Voleva me come vice allenatore, sono andato per 3 giorni di fila nel suo hotel, ma gli ho detto che avrei continuato con Sky perché avevo dato la mia parola. Da quel momento Mancio è ancora più mio amico, penso avremo parlato di mille giocatori, mille squadre, mille situazioni, anche durante l’Europeo. Molte volte non è la carica che crea il sentimento, non è la poltrona».