Ulteriori 200 euro messi a disposizione di alcuni lavoratori. Questo bonus INPS può essere richiesto solo fino al 30 novembre
Il cosiddetto bonus 200 euro, che al suo debutto era servito per sostenere le famiglie ed i lavoratori nell’affanno economico che deriva dall’aumento dell’inflazione, è stato messo a punto dal decreto aiuti bis. Esso dovrebbe essere stato erogato alla maggior parte degli aventi diritto. Difatti per i più fortunati era previsto entro il mese di luglio, ad iniziare dai pensionati, per finire, nello stesso mese, con il reddito di cittadinanza. Alcuni lavoratori del settore privato hanno dovuto attendere ancora un po’, in attesa che le autocertificazioni obbligatorie passassero al vaglio dell’INPS.
Requisito fondamentale epr il bonus 200 euro era di avere un reddito inferiore a 35.000 euro nel 2021. L’INPS ha comunicato a settembre che oltre le categorie come lavoratori – settore pubblico e privato – pensionati, disoccupati con Naspi e Dis coll, anche gli autonomi potevano chiedere il bonus 200 euro. Con istruzioni che finalmente erano arrivate, e che hanno portato alla scadenza del 30 novembre.
Bonus 200 euro INPS, il 30 novembre è la scadenza
In ogni caso il bonus 200 euro è un tipo di agevolazione una tantum che non richiede la presentazione dell’ISEE. Infatti basta rpesentare la domanda e sottoscrivere un’autocertificazione che corrisponde ad un documento ufficiale. Difatti in caso di dichiarazione mendace ci sono conseguenze sanzionatorie amministrative e penali. Il bonus 200 euro per lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS si rivolge a:
- iscritti alla gestione speciale degli artigiani;
- iscritti alla gestione speciale dei commercianti;
- iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali;
- pescatori autonomi;
- liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.
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Queste categorie possono presentare la domanda purchè alla data del 18 maggio 2022 fossero già iscritti alla gestione autonoma; abbiano un reddito per il 2021 inferiore a 35.000 euro lordi; siano titolari di Partita IVA; e – se richiesto – abbiano versato almeno un contributo nella gestione d’iscrizione per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 (con scadenza di versamento al 18 maggio 2022). La domanda deve essere presentata online presso il portale dell’INPS.