Ecco quali modifiche investiranno lo strumento di sostegno a favore dei bassi redditi e in particolare per i più anziani. Cosa cambia nel 2023
Appena presentata la nuova manovra del governo presieduta da Giorgia Meloni, sono balzate con tutta evidenza le linee programmatiche su cui si baserà la prima legge di bilancio che aprirà il quinquennio della nuova legislatura. Si tratta indubbiamente di un disegno condizionato dalle odierne priorità dei rincari energetici, ma dovrà rispondere anche a quelle priorità non più procrastinabili.
In primis, tra le istanze rimaste aperte sulla scrivania del predecessore Mario Draghi, c’è il nodo pensioni. La necessità di una riforma pensionistica rappresenta una questione incalzante, la quale, al contempo, richiederebbe un articolato e ponderato dibattito parlamentare che dovrebbe portare alla nascita di un sistema previdenziale in grado di resistere agli urti ideologici delle crisi di governo.
INPS, carta acquisti ora anche per questi anziani: cosa cambia dal 2023
La revisione di alcune importanti misure di sostegno, dichiarata dalla manovra di governo, avrà il non secondario scopo di finanziare il nuovo sistema di accesso alle pensioni che sostituirà Quota 102, in scadenza al 31 dicembre 2022. Dal giorno dopo, sarà la Quota 103 – 41 anni di contributi versati e 62 anni anagrafici – a scongiurare il ripristino automatico dei requisiti pensionistici della severissima Legge Fornero.
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Il nuovo esecutivo ha posto un particolare accento sulle priorità economiche che investono gli anziani e in particolare i contribuenti più svantaggiati. Dalla Nadef giunge infatti il soccorso di un “bonus bollette” al quale è stato innalzato il tetto del reddito ISEE, rispetto alla precedente costituzione della misura; inoltre, nei termini dell’odierna crisi energetica e dell’insolvenza verso i costi delle utenze, viene concessa una proroga di sei mesi sul distacco delle utenze, in vista dell’inverno alle porte.
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Per gli stessi interessati, la manovra di bilancio presenta novità concernenti lo strumento di sostegno della Carta degli acquisti dell’INPS. Relativamente all’accredito bimestrale dell’importo fisso di 80 euro destinato alle spese alimentari e al pagamento contributivo su bollette, affitti o mutuo, non si limiterà alle famiglie fino a 9 mila euro di reddito ISEE per gli over 70: il tetto raggiungerà 20 mila euro dal prossimo 1° gennaio. Le stesse pensioni minime che grazie all’ultima indicizzazione ISTAT hanno ottenuto un incremento di 38 euro, assieme al contributo mensile di 40 euro in più raggiungeranno automaticamente i 600 euro al mese.