Andiamo a vedere cosa bisogna sapere riguardo le cartelle esattoriali degli italiani e le novità annunciate dal nuovo Governo
Gli italiani che hanno qualche multa arretrata e qualche cifra abbastanza alta anche da dare ancora allo Stato, possono prendere più alla leggera questa gravosa situazione che li mette ancor di più in difficoltà. Col nuovo Governo, pare che si possa giungere finalmente ad una “pace fiscale” che darebbe un po’ di respiro. Abbiamo l’esempio dell’Imu, come funziona?
Questa tassa verrà riportata a zero per entrambe le case dei coniugi. E toccherà ai controlli comunali, e non a norme anticostituzionali, controllare che la separazione geografica della famiglia sia reale e che i coniugi risiedano effettivamente nelle due case.
La prescrizione decorre dal giorno in cui si può far valere il diritto e termina quando si è compiuto l’ultimo giorno. Il calcolo deve essere effettuato considerando il calendario comune compresi i sabati e i giorni festivi, e non deve considerare il giorno nel corso del quale cade il momento iniziale del termine.
Cosa prevede la prescrizione e multe 2023?
Con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio da parte del Governo Meloni, ci sarà anche un definito piano di recupero dei debiti che i contribuenti italiani hanno contratto con il Fisco durante la loro esistenza. Quindi ora è il momento di sistemare la situazione e cercare di risolverla in modo generale.
LEGGI ANCHE: RdC a rischio in caso di cartelle esattoriali?
Secondo il piano fiscale che si attuerà nel 2023, tutte le cartelle e multe di importo fino a mille euro affidate all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 saranno automaticamente prescritti, cioè cancellati, alla data del 31 gennaio 2023.
LEGGI ANCHE: Dopo quanti anni può arrivare una cartella esattoriale?
Questo vuol dire che il debito di un individuo verrà preso in esame dall’Agenzia delle Entrate, senza che il debitore possa avere nessuna responsabilità nel saldarlo.
Per quanto riguarda invece le multe entro la cifra di 1000 euro, prevista una nuova rottamazione e sanatoria ricevute dopo il 2015. In questa situazione il debito si estinguere, senza calcolo di interessi, sanzioni, interessi di mora, somme aggiuntive.
Come possono essere pagati i debiti? Sono previste due soluzioni: in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2023, ovvero nel numero massimo di 18 rate: la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute ai fini della definizione, scadenti rispettivamente il 31 luglio e il 30 novembre 2023; le restanti, di pari ammontare, scadenti il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.
Entro il 2 agosto si introduce il 2% del tasso di interessi. Una buona notizia per gli italiani, che potranno gestire meglio debiti col fisco e che potranno già da ora organizzarsi per cercare di saldarli.