Ecco quali requisiti sono richiesti ai nuclei familiari per accedere prima della fine dell’anno al sussidio straordinario. I dettagli
La manovra di bilancio recentemente resa nota dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rappresenta una dichiarazione di soccorso ai cittadini e alle famiglie più svantaggiate alle prese con i pesanti rincari delle bollette, dovuti alla crisi energetica. Si tratta dunque di aiuti economici ben mirati, non legati ad una generica elargizione nei confronti dei nuclei familiari o per i figli (anche se da questo punto di vista bisognerà attendere il varo della prossima legge di bilancio).
I nuclei familiari, ad oggi, beneficiano di differenti misure di sostegno, assegnate – a requisiti raggiunti e riconosciuti – alle differenti tipologie di composizione. Il supporto economico più importante è rappresentato dall’Assegno Unico e universale, destinato a ciascun figlio a carico di lavoratori dipendenti: un assegno, di quota variabile da nucleo a nucleo, per ogni figlio fino al compimento del 21° anno di età, oppure ai figli disabili senza limiti anagrafici.
L’onnicomprensività della misura ha consentito all’Assegno Unico di raggiungere numerosi nuclei bisognosi di un supporto sull’adeguamento delle spese ai propri figli minorenni dal 1° marzo 2022. In alternativa, lo Stato prosegue altresì nell’erogazione dei contributi ANF a favore dei nuclei diversi da quelli richiesti per l’AUU, laddove – in sostanza – non sono presenti figli a carico, ma a carico vi sono, ad esempio, nipoti.
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Dall’azione di governo dell’esecutivo Draghi si è pure compreso che spesso è più semplice gestire le erogazioni straordinarie piuttosto che puntare su misure strutturali. Per le famiglie in difficoltà, infatti, è stato prorogato anche per il mese di dicembre di quest’anno (dopo il 2021), un altro pagamento straordinario effettuato dall’INPS. Il riferimento è al bonus da 3 mila euro effettuato con accredito sul conto corrente.
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Esso consiste in una sorta di “bonus nido”; ne beneficiano in particolare i redditi ISEE fino a 25 mila euro per un importo da ricevere, come anticipato, di 3 mila euro all’anno. L’importo scala a 2.500 euro per le famiglie in possesso di reddito tra i 25.001 e i 40.000 euro; e l’assegno annuo sarà di 1.500 euro per i redditi oltre 40 mila euro. I pagamenti sono distribuiti in undici mensilità verso le famiglie con figli fino a tre anni. All’INPS va presentata una domanda per ciascun figlio minorenne fino al 31 dicembre 2022.