Cosa accade a coloro che ricevono la pensione di invalidità e hanno compiuto 67 anni? Scopriamolo insieme
Sono più di un milione gli italiani che soffrono di una disabilità più o meno grave che a volte non gli permette nemmeno di svolgere le azioni più semplici della vita quotidiana. Lo Stato italiano non lascia da sole queste persone aiutandole con vari bonus ed incentivi tra cui la pensione di invalidità.
Si tratta di una prestazione economica che viene erogata previa domanda da parte dell’interessato o da chi ne fa le veci, in favore dei soggetti ai quali è riconosciuta una inabilità lavorativa totale, e quindi al 100% o permanente e che si trovano in uno stato economico precario.
Pensione invalidità, cosa accade al compimento dei 67 anni
Possono fare domanda per la pensione di invalidità gli invalidi totali che hanno una età compresa tra i 18 ed i 67 anni e che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge e sono residenti in forma stabile in Italia. La pensione di invalidità è elargita per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
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Per poter richiedere questa pensione bisogna avere un limite di reddito personale annuo pari a 16.982,49 euro e, ai fini dell’accertamento del requisito reddituale in sede di prima liquidazione si considerano i redditi dell’anno in corso dichiarati dall’interessato in via presuntiva. Per gli anni successivi si considerano, per le pensioni, i redditi percepiti nell’anno solare di riferimento.
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La pensione di invalidità è erogata dopo che l’invalidità è stata riconosciuta nel verbale rilasciato dall’apposita commissione medico legale al termine dell’accertamento sanitario. Nella domanda, oltre che il verbale della commissione medica, devono essere inseriti tutti i dati socioeconomici del richiedente.
Come detto, la pensione di invalidità è erogata all’interessato fino al compimento dei 67 anni. Ma cosa accade dopo? Al compimento dell’età anagrafica per il diritto all’assegno sociale la pensione di inabilità si trasforma in assegno sociale sostitutivo. I limiti di reddito da possedere per ricevere l’assegno sociale vengono modificati di anno in anno e per il 2022 non si dovranno superare i 6.085,30 euro in riferimento ai redditi personali e i 12.170.60 euro per i richiedenti coniugati.