La nuova rottamazione prevede lo stralcio immediato di questi importi ma bisogna considerare alcuni criteri. Ecco i particolari
La manovra di bilancio da poco resa pubblica dal premier Giorgia Meloni contiene gli elementi di proposta anticipati sin dalla campagna elettorale delle forze politiche che sono oggi entrate nella maggioranza parlamentare. Mentre questa si appresta a candidarsi come la prossima legge di bilancio, le sue linee guida inizieranno dunque a traghettare l’azione di governo proiettandola verso il canonico quinquennio.
Delineate con la Nadef, le aree di intervento sono state declinate, in maggioranza, nell’ottica di soccorrere i cittadini e le famiglie in difficoltà economiche che non riescono a pagare le bollette dell’energia e i loro aumenti; e questi tipo di intervento sono due: l’erogazione di un “bonus bollette”, del quale è stato innalzato il tetto del reddito ISEE rispetto alla precedente misura delineata dall’esecutivo Draghi; la concessione dal 1° gennaio 2023 di una proroga di sei mesi sul distacco delle utenze domestiche, evitando di rimanere al freddo visto l’inverno alle porte.
Tale manovra stima un’attuazione che non è certo a zero costi. Il Primo Ministro Giorgia Meloni ha chiarito – all’interno dell’aggiornamento del documento di economia e finanza – quali saranno le iniziative di finanziamento per ridare vigore in tempi brevi alle casse dello Stato, già poste in pesante pressione. Come anticipato, si agirà con interventi di tipo correttivo su misure economiche preesistenti, come il Reddito di Cittadinanza, del quale, dal prossimo anno, cambieranno le modalità e la durata delle erogazioni.
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Sono già stati effettuati anche interventi di soccorso, con riferimento – nello specifico – al miglioramento e al potenziamento della Carta acquisti rilasciata dall’INPS ai redditi ISEE molto bassi. La struttura portante del rifinanziamento sarà però sulle spalle della nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, la quale aprirà la stagione dello stralcio di alcuni debiti dopo la Rottamazione ter al termine proprio nel mese in corso.
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Ciò che è stato messo immediatamente in evidenza che la rottamazione riguarderà i debiti superiori a mille euro e fino a tre mila euro; le cartelle per inadempimenti fino a mille euro verranno automaticamente stralciate in quanto i costi di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate superano il debito stesso. Ma occorre ben verificare l’inclusione nella soglia entro i mille euro: da considerare la sorte capitale, le sanzioni e degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo. La verifica deve tener conto del periodo a decorrere dal 24 ottobre 2018, in quanto i debiti precedenti possono essere stati oggetto della riduzione degli importi per altre disposizioni; al di sotto di predetta soglia sono soggetti all’annullamento automatico.