Quando non paghiamo delle bollette e diventiamo morosi l’ente gestore avvia un iter che porta a staccarci la fornitura
Sono mesi ormai che in Italia si parla di aumento delle materie prime che ha portato ad un rincaro delle bollette di elettricità e del gas. La causa principale di questi aumenti è da ritrovare nella guerra tra Russia ed Ucraina e alle sanzione che la UE ha impartito alla terra degli zar: di tutta risposta la Russia ha tagliato i rifornimenti al vecchio continente.
A causa di questi rincari non tutti gli italiani riescono più a pagare le bollette per tempo o, in altri casi, non riescono affatto a pagarle. L’aumento delle bollette, infatti, si è andato a sommare all’inflazione che ha fatto aumentare i costi dei prodotti di prima necessità. Risultato è che molte famiglie italiane si trovano davvero in una situazione di difficoltà economica.
In questo difficile scenario socio – economico gli italiani che non riescono a pagare le bollette vanno incontro a sanzioni amministrative o, ancora, verso l’interruzione della fornitura che varia a seconda dell’utenza. Per evitare questo bisogna pagare le bollette entro la loro data di scadenza.
Coloro che non riescono a pagare la bolletta della luce vedranno staccarsi la fornitura dopo 20 giorni dall’emissione della raccomandata o dopo 15 giorni dall’invio della stessa. Tempi più lunghi, invece, per quanto riguarda il gas: il rifornimento sarà sospeso dopo minimo 40 giorni dal ricevimento del cliente della notifica di messa in mora.
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Infine per quanto riguarda l’utenza dell’acqua, questa sarà staccato dopo un mese dalla messa in mora avvenuta per opera del gestore. Le forniture, in ogni caso, non sono staccate per non aver pagato una sola rata ma per averne accumulate di più. Quando l’azienda si accorge della morosità del cliente, allora a questo punto scatta l’avviso di pagamento.
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Nell’avviso di pagamento ci saranno anche le informazioni riguardo i tempi massimi di pagamento, dopodiché si entrerà nella lista dei morosi. Superato poi il periodo di messa in mora si riceverà una nuova raccomandata con cui il gestore avvisa l’utente che deve pagare o la fornitura sarà staccata.
Nel caso in cui l’utenza sarà staccata ricordiamo che per poterla riattivare è necessario pagare un costo che si aggira tra i venti ed i trenta euro. Questo onere va pagato due volte: per la sospensione della fornitura e per la sua riattivazione.