Il Dl Aiuti quater, pubblicato giorni fa in Gazzetta Ufficiale cambia le leggi per quanto riguarda il Superbonus nel 2023
Lo scorso 18 novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dl Aiuti quater che include, tra i tanti aiuti messi in campo dal Governo, anche delle novità per quanto riguarda il Superbonus 110%. La pubblicazione in Gazzetta rende effettive sin da subito le novità e molte di queste, riguardo il Superbonus, riguardano i lavori non ancora approvati.
Sin dalla sua introduzione nel luglio 2020 ha portato con sé polemiche e problemi vari che riguardano soprattutto il credito d’imposta. Con le nuove novità introdotte nel Dl Aiuti quater coloro che vogliono ottenere il Superbonus devono presentare la Cilas, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus, entro il 25 novembre relativa alle spese del 2023.
I condomini che ancora non hanno approvato gli interventi relativi al Superbonus sono fuori tempo massimo, dato che la scadenza è il 25 novembre, dal momento che le assemblee condominiali devono essere convocate con almeno cinque giorni in anticipo. La novità del Dl Aiuti quater riguarda poi proprio la Cilas.
Questa procedura amministrativa deve essere compiuta da un architetto, geometra o ingegnere ed è stata introdotta per rendere più immediato il disbrigo delle pratiche necessarie ai lavori che rientrano sotto l’egida del Superbonus. La Cilas deve essere presentata entro il 25 novembre con la prova che l’assemblea condominiale abbia deliberato i lavori prima di tale data.
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Per poter ottenere il Superbonus relativo alle spese del 2023, quindi, bisogna che il preventivo sia già stato approvato e che le spese siano già ripartite e che quindi sono state già nominate ed incaricate una o più aziende per l’esecuzione dei lavori. Senza questi requisiti è impossibile chiedere il Superbonus 110%.
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I lavori per il Superbonus potranno essere avviati solo dopo la regolare stesura della delibera approvata dall’assemblea. L’assenza della Cilas o della delibera di condominio ha ricadute solo sui lavori effettuati nel corso del 2023. Questo significa che restano coperti dal Superbonus solo gli interventi effettuati fino al 31 dicembre 2022.
A partire dal 1° gennaio 2023, quindi, i lavori rientreranno sotto l’egida della riduzione al 90%. Sono tante, intanto, le forze politiche che sono contro la scadenza, imminente, del 25 novembre per presentare i documenti e in molti chiedono una proroga fino al 31 dicembre 2022.