Molti non lo sanno, ma esiste anche la possibilità di andare in pensione con 5 anni di contributi versati. Chi ne ha diritto
Ormai si sa, la contribuzione ai fini pensionistici conta molto più della retribuzione. I fortunati che hanno usufruito delle leggi anni Novanta, oggi si trovano con la possibilità di avere pensioni d’oro. Mentre chi inizia ora, o ha iniziato da poco la propria carriera lavorativa, si troverà a ricevere solo tanto quanto, ed ache meno, ha dato negli anni di lavoro. Sì, perché per andare in pensione servono almeno 20 anni di contributi versati e 67 anni di età, con l’eccezione dei lavoratori precoci e dell’APE sociale.
Tutti gli altri dovranno attendere, a meno che non vengano riconfermate formule come Quota 102 o 103, i 67 anni di età. Il requisito dei 20 anni di contributi potrebbe anche essere maggiore. Difatti la legge stabilisce che con 20 anni di contributi e 67 di età si può andare in pensione solo se la prestazione pensionistica supera di almeno 1,5 volte la pensione sociale, poco più di 400 euro. Dunque si può andare in pensione solo se si è maturata una cifra che si aggira intorno ai 700 euro, altrimenti si dovrà lavorare fino ai 71 anni.
Pensione con 5 anni di contributi, chi la può richiedere
Si sa che ci sono formule previdenziali anche per chi non ha mai lavorato o versato contributi. Ad esempio le casalinghe, che per tutta la loro esistenza, senza ferie, sabati o domeniche libere hanno accudito casa e famiglia, se non ricevono la pensione di reversibilità del coniuge alla fine della loro vita si ritrovano con un pugno di mosche in mano, o con la pensione sociale, che più o meno è la stessa cosa. La pensione sociale è pari a 468,11 euro mensili, per 13 mensilità. Viene data ai cittadini che hanno superato i 67 anni di età con reddito personale pari a zero, o con coniuge con reddito non superiore a 6.085,43 euro.
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Anche i 71enni con 5 anni di contributi possono andare in pensione. Questa facilitazione si chiama pensione di vecchiaia contributiva. Ma non è tutto oro quello che luccica. Consente sì di avere un assegno previdenziale, ma di una cifra talmente bassa da essere nettamente inferiore alla pensione sociale, del tutto inadeguate entrambe ad uno stile di vita dignitoso.