Quanto deve fatturare un possessore di Partita IVA per poter incassare 2mila euro al mese? Vediamolo insieme
Sono tanti gli italiani che hanno Partita IVA e che quindi, sono liberi professionisti. Essere liberi professionisti significa non avere un ingresso economico fisso al mese ma, spesso, i compensi variano a seconda dei lavori o progetti che siamo chiamati a svolgere. Ne deriva una minore sicurezza economica rispetto a chi ha un lavoro dipendente.
Molti possessori di Partita IVA si chiedono quanto devono fatturare per avere 2mila euro al mese. La prima cosa da dire è che l’incasso dipende anche dal regime fiscale: ovvero se sono forfettari o sono in regime ordinario. Vediamo allora tutti i dettagli relativi a questi due regimi riguardo un incasso di 2mila euro.
Partita IVA e fattura: come avere un incasso di 2mila euro al mese
I liberi professionisti che si trovano in regime forfettario dovranno chiedere 2.644 euro al mese per poterne incassare 2mila mentre coloro che sono in regime ordinario ne dovranno richiedere 3.662. Questo perché, ovviamente, bisogna tenere conto delle tasse. In regime forfettario la percentuale totale di tasse e contributi si può ottenere moltiplicando l’imposta delle tasse (5%) e la percentuale di contributi (26,23%) per il coefficiente di redditività (5% x 78%) + (26,23% x 78%) = 24,35%.
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Questo vuol dire che se 24,35% è la percentuale di soldi che vanno in tasse e contributi, il 75,65% (100% – 24,35%) sarà la quantità di denaro che le rimane in tasca. Le cose, ovviamente, cambiano se ci troviamo in regime ordinario e vogliamo incassare 2.000 euro netti mensili. In questo caso il lordo da incassare deve essere superiore a quello che si vuole guadagnare per una percentuale compresa tra il 23% ed il 43%, che sarebbero le percentuali dell’IRPEF.
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Ovviamente, in caso di regime ordinario, l’incasso dipende anche dallo scaglione in cui ci troviamo, ovvero, nel primo, secondo, terzo o quarto scaglione. A seconda dello scaglione IRPEF in cui ci troviamo varieranno le percentuali sulle tasse e sui contributi da pagare. Per i liberi professionisti calcolare il guadagno netto è molto importante dal momento che permette di mettere da parte il necessario per pagare le tasse e sapere quanto si può spendere ogni mese per non trovarsi poi “sottosopra” dal punto di vista finanziario.