Lo sciopero dei lavoratori del call-center Inps, quali sono i motivi della protesta avvenuta nei giorni scorsi
Il servizio di call center è uno dei canali privilegiati dai cittadini per la richiesta di informazioni e notizie riguardo le prestazioni e le scadenze dell’Inps. Rende possibile un contatto immediato e veloce tra utenza e Istituto. In questo senso l’ammodernamento delle attività e la stabilizzazione degli operatori sembravano garantire un miglioramento del servizio.
Purtroppo le trattative tra le parti sembrano essere arrivate a un punto morto, bloccandosi intorno alla questione dell’internalizzazione del servizio di customer care che coinvolge circa 3000 lavoratori in tutto il paese. Sul tavolo della trattativa la natura di questo passaggio e le condizioni del processo che trovano del tutto in soddisfatte le organizzazioni sindacali.
La trattativa è centrata sul processo di internalizzazione del servizio con l’obiettivo dell’affidamento della gestione del call center alla società in house Inps Servizi Spa, che scatterà dal 1° dicembre. Ma è sulle condizioni di questo progetto che si scontrano azienda e sindacali, con l’insoddisfazione di questi ultimi sulle proposte avanzate in tema di stipendi e scatti di anzianità.
Inoltre secondo le organizzazione sindacali, sono messe in discussione le condizioni garantite dalla clausola sociale ed esiste il rischio concreto di oltre posti di lavoro in esubero. Proprio sulle questioni della salvaguardia di tutti i posti di lavoro e della tutela della clausola sociale si è arrivato allo sciopero dei lavoratori del call center Inps nella giornata del 21 novembre che ha registrato una grossa adesione.
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La questione resta aperta in attesa di un incontro tra le parti al Ministero del Lavoro per dirimere i punti più controversi della questione. Il pericolo è che si arrivi al mese di dicembre senza un accordo preciso con la conseguenza di un blocco del servizio o perlomeno di gravi disservizi a disacapito dei cittadini.
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La questione della internalizzazione del servizi di call center Inps rischia di coinvolgere anche altri lavoratori del settore che potrebbero essere esclusi dai miglioramenti contrattuali, in un contesto invece dove la precarietà è diffusa soprattutto nelle commesse esterne portate avanti da aziende medie e piccole.