Cambiano le regole sull’IMU. I proprietari ora possono richiedere il rimborso per le cifre versate in eccesso
La regola dell’esenzione dal pagamento dell’IMU sta facendo sudare le sette camicie agli Ermellini. Nello specifico, quando l’IMU è andata a sostituire la vecchia ICI, in una prima fase non era previsto alcun tipo di esenzione. Successivamente è stata introdotta l’esenzione della tassa comunale sugli immobili esclusivamente per la prima casa di residenza di un nucleo familiare, ad eccezione delle case riconosciute dal catasto come abitazioni di lusso.
Nel 2021 è stata introdotta un’altra regola per quanto riguarda l’esenzione IMU. La finalità era di neutralizzare le mosse dei “furbetti“. Nello specifico, in passato capitava che due coniugi si intestassero reciprocamente due proprietà immobiliari differenti, e ne prendessero la residenza, per non pagare l’IMU sulla seconda casa di proprietà. Nel 2021, quindi per l’IMU 2022, questo non è stato possibile. Difatti il contribuente poteva scegliere solo una casa del nucleo familiare su cui ricevere l’esenzione, e doveva essere la stessa anche per il coniuge. Ma ora le regole sono cambiate nuovamente.
Date tutte queste premesse, si arriva all’attualità. La Corte di Cassazione ha fatto una marcia indietro, ed ha ritenuto legittimo che i due membri di una coppia legalmente coniugata o formalizzata come coppia di fatto, possa avere residenze differenti, considerate come prima casa, anche all’interno dello stesso comune di residenza. Questo chiarimento vanifica la regola che due coniugi possono scegliere solo una delle case su cui applicare l’esenzione IMU, e deve essere la stessa per entrambi.
Leggi anche: Non paghi la Tari? Se ti beccano è mazzata | Cosa rischi
Fino all’anno scorso infatti, solo in caso di separazione o divorzio le due case potevano entrambe essere soggette ad esenzione IMU. Ora invece si è deciso che anche due coniugi per esigenza possono risiedere in case separate di residenza, e dunque richiedere di entrambe l’esenzione della tassa sulla casa. Dunque si può chiedere il rimborso della quota di IMU per la secoda casa intestata al secondo coniuge che è stata pagata nell’IMU 2022, che si riferiva al 2021.
Leggi anche: Mazzata Imu: anche su prima casa per questi pensionati
La domanda per avere il rimborso su IMU già pagata può essere fatta entro 5 anni dal pagamento. Per riceverlo in tempi veloci si consiglia di avviare l’istanza presso il comune di residenza e magari riscattare il rimborso con l’esenzione dalla prossima quota IMU.