L’acquisto di una casa può incontrare dei problemi nel caso in cui l’immobile non era come ci si aspettava. Il TAR Lazio ha emesso sentenza
La casa dei sogni ad un certo punto sbuca nella vita di una persona o di una coppia, e sembra che tutto andrà per il meglio. Ed a volte l’entusiasmo rende cieche le persone, così come la fretta. Difatti prima di acquistare una casa, è bene fare tutte le verifiche e le perizie necessarie, anche se possono rallentare la compravendita ed anche se possono implicare un costo non previsto, per evitare di incorrere in brutte sorprese successivamente. Difatti non è raro che ci si trovi di fronte a problematiche strutturali della casa impreviste. Tuttavia sul contratto è esplicitato nella maggior parte dei casi che l’acquirente ha preso visione dell’immobile e che lo acquista così come è.
Per cui, a meno che non ci sia sotto una truffa o una dissimulazione, dopo il rogito c’è poco da fare se ci si vuole rivalere sul vecchio proprietario quando incorrono dei problemi. E questo è valido anche nel caso in cui sia presente un abuso edilizio.
Acquisto casa, cosa succede se c’è un abuso edilizio
Gli ermellini si sono pronunciati nel 2022 nella Regione del Lazio su una questione amministrativa che riguardava l’acquisto di una casa con abuso edilizio, e la possibilità per il nuovo proprietario di sanare la situazione. La vicenda è la seguente. In una casa si stavano facendo lavori di costruzione. Il direttore dei lavori aveva abbandonato il cantiere. Da norma, in assenza del direttore dei lavori, il cantiere sarebbe dovuto esser chiuso. Ed invece i lavori sono continuati, ma fuori regola. Quando la casa è stata terminata, su di essa pendeva la revoca del diritto abitativo, in quanto senza seguire le regole era considerata abuso edilizio.
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Il proprietario ha pensato bene di venderla ad un malcapitato ignaro della situazione. Quest’ultimo, dopo il rogito, è venuto a conoscenza della condizione della casa acquistata, ed ha richiesto la sanatoria per l’abuso edilizio.
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Il TAR del Lazio si è pronunciato. Dato che il nuovo proprietario era ignaro dell’abuso, poteva sanare la situazione abitativa anche se il Comune di residenza era contrario. E certamente questa sentenza fa precedente per altre simili successive.