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Problemi condominio, a chi rivolgersi se l’amministratore non risolve

Come sistemare i problemi di condominio in caso di inadempienza dell’amministratore, dei casi concreti che possono verificarsi

Liti condominio (Foto Unspalsh)

Nei condomini i problemi  e le discussioni sono purtroppo all’ordine del giorno. Dal vaso di fiori che sgocciola quando innaffiato, all’uso degli spazi condivisi, dal parcheggio delle biciclette ai conti dell’utenze comuni. Si tratta di piccole questioni che però in talune circostanze possono assumere delle proporzioni molto grandi, soprattutto se sono coinvolte somme di denaro cospicue.

In genere le difficoltà possono risolversi con una mediazione tra le parti interessate senza l’intervento di terze persone. Però in altre occasioni è necessario l’intervento dell’amministratore del condominio che è chiamato tra le sue funzioni proprio a ricercare delle soluzioni per le questioni e problemi del condominio. Ma cosa succede se l’amministratore non interviene?

Cosa fare se l’amministatore non trova una soluzione di problemi di condominio

Guidice pace (Foto Unspalsh)

La norma prevede che sia l’amministratore a intervenire per sanare discussioni e problemi che intercorrono tra condomini, tuttavia l’obbligo, nei casi di discussioni e litigi tra vicini, è sicuro soltanto se si verificano atteggiamenti di un condomino che causano danni o pericoli agli  oggetti comuni condominiali o quando il regolamento dello stabile vieta chiaramente determinate condotte da parte degli stessi inquilini.

Nello specifico l’amministratore è tenuto a intervenire:

  • i comportamenti di un appartenente al condominio determinano danni o pericoli alle suppellettili comuni condominiali;
  • il regolamento condominiale vieta esplicitamente alcune specifiche attività da parte degli stessi condomini, quindi se un inquilino non rispetta le regole previste e causa liti tra vicini, in tal caso l’amministratore è tenuto ad intervenire.

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Qualora l’intervento dell’amministratore sia inefficace o non risolva la lite si può arrivare al giudice di pace. La legge prescrive che per l’intervento del giudice sia necessaria la presenza di un avvocato di parte e si intenda agire per vie legali nei confronti del vicino. Per cui si deve chiedere la notifica di un atto di citazione del condomino e depositare l’atto di ricorso in cancelleria.

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La citazione al giudice di pace mira ad una conciliazione tra le parti, per evitare di giungere ad un vera e propria causa in un tribunale. Se non si ottiene una soluzione pacifica, solo allora si potrà arrivare alle vie giudiziali e iniziare la causa nei confronti del vicino che crea problemi.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano