La pensione di reversibilità ha una scadenza e quindi un rinnovo? Scopriamo la risposta a questi due interrogativi
In Italia esiste la pensione di reversibilità, un trattamento pensionistico elargito dall’INPS che spetta al coniuge superstite quando il coniuge che è passato a miglior vita era intestatario di pensione o, anche, un lavoratore regolarmente assicurato. Possiamo definire questo trattamento come una forma di eredità della pensione.
Nel dettaglio, con pensione di reversibilità si intende l’importo erogato in caso di un decesso di un pensionato e l’ammontare dell’assegno è pari ad una percentuale della pensione del defunto. Tali percentuali possono aumentare o diminuire a seconda del fatto che beneficia della pensione la sola vedova o vedova con figli. Si parla invece di pensione indiretta in caso di decesso di un lavoratore assicurato.
Se per avere la pensione di reversibilità il requisito è che il coniuge defunto è un pensionato, per ottenere la pensione indiretta il defunto deve aver svolto almeno 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva, oppure 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva, di cui con almeno 3 nei 5 anni immediatamente precedenti alla data del decesso. Ma quanto dura la pensione di reversibilità e come si rinnova?
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Diciamolo subito, la pensione di reversibilità non ha una scadenza definita per legge ma il coniuge superstite deve continuare a godere dei requisiti richiesti altrimenti la pensione sarà revocata o riproporzionata. Dal momento che la pensione non ha scadenza non ha bisogno di rinnovo. Vediamo però i casi in cui è revocata o riproporzionata.
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La pensione di reversibilità può essere interrotta quando il coniuge divorziato, titolare di assegno di mantenimento, si sposa con altro soggetto o quando i figli inabili trovano occupazione. Il trattamento si interrompe anche quando i figli maggiorenni studenti interrompono gli studi, o che superino i 21 anni di età, elevati a 26 nel caso in cui stiano frequentando l’università.
Ci sono poi dei casi, come detto, in cui la reversibilità è ridotta: questo accade quando il coniuge superstite supera determinati limiti di reddito. Ricordiamo che la pensione di reversibilità può essere anche ridotta del 50%. La domanda per il trattamento deve essere presentata in maniera telematica sul sito web dell’INPS o tramite Contact Center o CAF e Patronati.