I buoni fruttiferi postali possono essere cartacei o dematerializzati. Scegliando uno dei due si hanno opzioni differenti per il rimborso
I buoni fruttiferi postali continuano ad essere un prodotto tra i più gettonati di Poste. Infatti è una forma di investimento privilegiata dagli italiani, in quanto hanno il doppio vantaggio di essere garantiti dallo Stato, dunque non soggetti alle oscillazioni del mercato azionario, e di avere delle spese praticamente pari a zero. Gli unici costi sono le aliquote sui rendimenti del buono, con tassazione agevolata. Apertura e rimborso del buono postale sono gratuiti. Ai vantaggi si uniscono gli svantaggi.
I buoni fruttiferi postali hanno dei buoni rendimenti solo dopo che è passato un buon lasso temporale. Difatti generalmente riscattare i buoni prima di una decina d’anni è poco conveniente, a meno che non si aderisca alle promozioni saltuarie di poste che offrono buoni con tempi medio brevi di rimborso.
La scelta è alla persona che intende acquisire il prodotto. I buoni fruttiferi postali cartacei sono la versione classica, con libretto in mano che deve essere conservato e la cui responsabilità della conservazione è unicamente a carico del possessore. Questo da una parte rende tangibile un prodotto finanziario, dall’altra in caso di pedita, deterioramento del buono si possono incontrare problemi nel rimborso. Inoltre è più facile dimenticare di aver sottoscritto un buono se lo si tiene chiuso per anni in un cassetto. Il vantaggio principale è per chi non ha dimestichezza con la tecnologia.
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Dall’altra parte il buono dematerializzato non lascia nulla in mano, se non un contratto. Il buono dematerializzato non rilascia denaro contante al momento del rimborso, ma viene accreditato su un conto postale che è obbligatorio aprire contestualmente all’acquisizione del prodotto – se non se ne possiede già uno. Dunque conto corrente BancoPosta o Libretto postale.
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Quindi la differenza fondamentale è sul mantenimento del buono negli anni e sul rapporto che si vuole avere con Poste. Quello dematerializzato richiede maggiori implicazioni finanziarie. Quello cartaceo meno. In entrambi i casi si devono scegliere per il deposito tagli da 50 euro e multipli, non delle porzioni di queste cifre.