Dopo qualche turbolenza di alcune settimane fa, la Naspi è pronta a pagare i propri beneficiari nel mese di novembre. Precisamente quando?
Ricordiamo come, ad inizio mese, ci furono tante proteste e contatti, anche sui social ed on-line nei confronti delle pagine ufficiali dell’INPS, in cui tanti disoccupati non avevano ancora ricevuto l’assegno della Naspi. L’INPS rispose, dicendo che tutto si sarebbe sistemato.
Le persone, come sappiamo si preoccuparono, vedendo che non entrò denaro nelle loro tasche, visto il grave momento di crisi finanziaria che sta passando l’Italia. Gli aumenti dei prezzi, dal genere alimentare fino al caro-energia delle bollette, ha gettato tutti nello sconforto, quindi i cittadini attendono con ansia questo pagamento.
Sembra proprio che le proteste siano servite a qualcosa, qualche giorno fa, perché l’INPS, è pronta ad erogare i dovuti pagamenti ad i cittadini che non hanno un lavoro. La data precisa dell’erogazione di denaro è il 24 novembre, con entrata doppia di denaro. Quindi tra una settimana e riguarderà lavoratori stagionali, precari e intermittenti e gli ex braccianti agricoli.
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Per verificare l’esatta data del pagamento è necessario accedere al proprio fascicolo previdenziale sul sito web dell’Inps. L’importo di novembre 2022 dovrebbe essere maggiorato grazie al bonus 200 euro del decreto Aiuti, promosso dall’ex Governo Draghi.
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Ricordiamo, che il “ritardo” nei pagamenti della Naspi, da parte dell’INPS, fu anche spiegato, come una continua analisi dei profili delle persone che avevano fatto richiesta della domanda. Quindi, ci furono i rallentamenti, che per questioni amministrative e prettamente burocratiche.
A chi è rivolta la Naspi? La Naspi è un’indennità mensile di disoccupazione, istituita dall’articolo 1, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 per coloro “caduti” in una situazione di disoccupazione involontaria.
Possono ottenere il pagamento della Naspi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative, lavoratori di personale artistico con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Quindi, coloro che avevano protestato, possono stare tranquilli, tra qualche giorno, riceveranno ciò che gli spetta e passare tranquillamente questo mese di novembre che sta per terminare ed iniziare a pensare a dicembre, forse il mese più duro da affrontare visto che si avvicina anche il Natale.