Questa volta l’Identità Digitale è cruciale per chiudere con grandi vantaggi annessi la propria situazione di debito. Ecco come
In continuità con la politica di incentivi per allentare la morsa economica causata dalla crisi energetica, il governo Meloni prosegue la necessaria iniziativa di assistenzialità economica nei confronti dei cittadini e dei nuclei familiari maggiormente in difficoltà. Gli obiettivi sono i medesimi: ovvero, alleggerire il peso sui bilanci domestici del caro bollette e dell’inarrestabile ascesa dell’inflazione.
L’odierno esecutivo ha marcato la sua differenza col precedente sottolineando dichiaratamente i propri intenti con la recente diffusione della Nadef: in primis, lo scopo da raggiungere è la proroga di sei mesi degli eventuali distacchi della rete elettrica verso i morosi che non ce la fanno a sostenere gli importi delle bollette. Una modalità, questa, di evitare lo stop della fornitura nel pieno dell’inverno nelle case, ad esempio, degli anziani.
L’indebitamento a breve termine (ammortizzato entro il 2025), la disponibilità dell’extragettito e la liberazione di quote delle risorse di gas chiudono il programma di finanziamento per alleggerire le criticità economiche legate ai consumi di gas e luce. Non proprio. Per decomprimere la pressione sulle casse dello Stato, intente a soddisfare sia le misure ordinarie (pensioni, indennità) che a garantire quelle straordinarie (bonus, incentivi), occorrerà l’ennesima – quanto tradizionale – rottamazione fiscale.
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Non basterà dunque la sistematica revisione dei requisiti d’accesso, nonché la durata delle erogazioni relative al Reddito di Cittadinanza; piuttosto, come ogni esordio di legislatura, si avvia una campagna di reperimento fondi con il metodo più rapido della pace fiscale nei confronti delle cartelle esattoriali. Proprio verso la fine della Rottamazione ter del governo Conte, ecco affacciarsi la nuova chiusura dei debiti.
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Fino a mille euro, i vecchi debiti verranno stralciati, dal momento che i costi della riscossione statale sono maggiori rispetto al debito. L’interesse è sulle cartelle sopra i mille euro e fino a tremila euro: si avrà una scontistica del 50 per cento sugli interessi, le sanzioni e gli agi, oltre ad una tempistica secca di cinque anni, inclusi avviso bonario e dilazioni. Si parla di una vera e propria sanatoria delle cartelle fino al 2016; e per fare questo occorre lo SPID perché la procedura averrà esclusivamente sul sito del concessionario, cioè l’Agenzia delle Entrate. Soltanto con l’accesso alle credenziali potrà essere attivato il sistema di “definizione agevolata” che porterebbe un abbattimento dei debiti fino all’80 per cento.