Ogni anno può presentarsi un incremento sul canone di locazione annuale se all’inizio è stata sottoscritta questa modalità. Ecco quale
Nel pieno dell’attuale crisi energetica, un fattore determinante che sta decidendo le sorti quotidiane di molte famiglie italiane, è rappresentato dall’inflazione. Sorta come elemento di crescita nella fase di ripresa dopo l’emergenza sanitaria da Covid, questo fattore oggi sta consumando i bilanci familiari e le casse delle aziende, essendosi infiltrato nel tema drammatico del caro bollette.
Ora che l’inflazione viaggia con una corsa galoppante a due cifre, ecco che la crisi del gas si è trasformata in una vera e propria crisi economica, alimentata dall’aumento dei prezzi sui beni di consumo, dal relativo e drammatico calo del potere d’acquisto, dalla riduzione di capacità di risparmio e da un incremento generalizzato del costo della vita. Anche il piano economico tout court è stato colpito dall’incidenza inflazionistica.
L’inflazione, oramai in corsa galoppante a due cifre percentuali da mesi, ha indotto la Banca Centrale Europea ad operare un significativo rialzo dei tassi di interesse. Ciò significa che su ogni scambio di denaro, sulle transazioni patrimoniali e sul costo del denaro, grava un ulteriore peso; pertanto anche i progetti più concreti delle generazioni più giovani (e non solo) hanno trovato un forte ostacolo, in particolare nell’acquisto di una casa e nella relativa richiesta di un mutuo presso la banca.
LEGGI ANCHE: TFR e TFS, novità INPS dal 2023 | Annuncio importante
Dopo la tregua primaverile ed estiva, dove l’indice Eurirs dei mutui fissi ha segnato un passo competitivo nei confronti dell’Euribor dei mutui a tasso variabile, l’annuncio della BCE nel mese di settembre ha vanificato le iniziative e l’incremento ha portato ad un pagamento annuo fino a 500 euro in più oltre le rate. Dunque, i fatti hanno ulteriormente contribuito a far transitare i potenziali acquirenti – nonché potenziali titolari di mutuo – nelle classifiche di decollo degli affitti.
LEGGI ANCHE: Il bonus nido INPS sarà confermato nel 2023?
Nonostante le condizioni non sempre favorevoli, i contratti di locazione sono decuplicati nel giro di sei mesi. Ma il pericolo che anche in questo ambito possano avvenire dei sostanziosi rincari è alto e ciò potrebbe provenire dalla volontà del proprietario: ma per i locatari che si trovano in regime di cedolare secca, il rischio è blindato. Diversamente, il contratto potrebbe prevedere la clausola di aggiornamento annuale del canone, dovuto all’adeguamento ISTAT dell’indice dei prezzi. Proprio in virtù dell’inflazione rilevata annualmente dall’Istituto.