I pensionati rischiano sanzioni salate se non inviano un modulo all’INPS. Andiamo a scoprire di che si tratta
Con l’aumento dei prezzi in ogni ambito, da quello alimentare a quello delle elettricità, gas, acqua e quant’altro la maggior parte delle pensioni sembra no bastare agli anziani. Nonostante abbiano sempre versato i propri contributi con regolarità, c’è il rischio che la pensione non sia sufficiente.
Perciò c’è una grande quantità di persone, già in età pensionabile, che continua a lavorare, nonostante arrivi ancora la pensione. E ciò, non va bene. Infatti è chiaro che sia l’INPS che l’Agenzia delle Entrate, abbiano a disposizione i dati e che possono controllare se ci sono aumenti o meno nel reddito dell’interessato.
Purtroppo è innegabile che il caro vita è clamorosamente aumentato, ed spesso anche una pensione di circa 1000-1200 euro non può bastare. Quindi ritornare a lavorare per i pensionati è una tentazione per cercare di andare avanti nel proprio futuro per poter affrontare questi continui rincari.
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Ma i pensionati, che ottengono un sussidio mensile, possono tornare a lavorare? I pensionati, per avere un lavoro autonomo devono mostrare all’INPS una speciale dichiarazione che di seguito va ad aumentare il reddito personale. L’INPS, chiarisce la questione attraverso il messaggio sul proprio sito n. 4101/2022.
Quindi, entro la data del 30 novembre, chi torna a lavorare dovrà presentare questa speciale dichiarazione, qualora la somma del reddito non superi i 6.702,54 euro.
I pensionati se non presentano questo documento rischiano multe salatissime. Questa attenzione rivestiranno i movimenti che possono indicare un reddito da attività lavorativa. Un pensionato può continuare a lavorare ma deve rispettare quanto sottolineato dall’INPS.
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Tra l’altro è recentissima una disposizione dell’Ispettorato del Lavoro che prevede multe fino a 2500 euro per la mancata comunicazione di un’attività lavorativa anche occasionale.
Inoltre non bisogna dimenticare che ci saranno ulteriori controlli e sanzioni molto pesanti per i pensionati che seppur obbligati non inviano la dichiarazione dei redditi. Poi, di seguito potranno scattare le imposte da dover pagare oltre interessi e sanzioni del 30% sulla maggior base imponibile accertata.
Quindi, se un anziano vuol tornare a lavorare, è meglio che dimostri il proprio reddito, invece di incappare in brutte sanzioni che potrebbero danneggiargli la sua vita e condizione economica.