La situazione per la pensione di domani è critica per la maggior parte delle persone. L’INPS stima la cifra per i nati tra il 1965 ed il 1980
Tra inflazione alle stelle e mutamento del Governo, si è tornato a parlare della pensione in maniera piuttosto urgente. Le diverse parti della contesa fanno tira e molla da tempo, mentre il Governo vuole rilanciare la pensione anticipata per il 2023, con la Quota 101. Se non ci sarà questo intervento, si tornerà in pensione a 67 anni, come da legge Fornero. Il dato inquietante che si apprende dal Wall Street Italia, è confermato dall’INPS. Le pensioni saranno più basse nel futuro perché gli stiipendi di oggi sono troppo bassi. Per non parlare della precarietà del lavoro.
Il 23 per cento dei lavoratori ha contratto a tempo determinato, e con la pensione che in futuro sarà interamente retributiva, in una onorata carriera lavorativa non ci sarà modo di accantonare sufficienti contributi per vivere la terza età senza troppi pensieri.
Pensione, le stime dell’INPS
Di conseguenza l’INPS ha stimato che ai nati tra il 1965 ed il 1980 spetterà mediamente una pensione di 750 euro. Cifra che stando al tasso di inflazione attuale è insufficiente per uno stile di vita dignitoso, pur senza ambizioni. A quanto pare la media di questa fascia di età percepisce in Italia meno di 1.000 euro al mese di stipendio. Si è arrivati a questa cifra considerando 30 anni di contributi versati, pensione a 65 anni e un salario minimo di 9 euro l’ora.
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Ed il risultato è che dopo tutta questa fatica nell’arco della vita lavorativa si finisce con poco più di 700 euro al mese, cifra che non dà accesso neanche ai sussidi sociali. Una stima che secondo Pasquale Tridico, presidente INPS, dipende principalmente dalle paghe troppo basse. Se a questo parametro si va ad aggiungere un tasso di inflazione incredibile, si può ben fare i calcoli, e comprendere come la situazione di un futuro non troppo lontano non sia sostenibile dalla popolazione.
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Questo è un altro fattore che potrebbe trasformare crisi economica in crisi sociale. È plausibile che un lavoratore che ha accumulato ore di lavoro e contributi per 30 anni non sia troppo contento con una pensione che a malapena può servire per pagare un affitto.
