Il Canone Rai è sempre stata una bella gatta da pelare per i cittadini. Andiamo a vedere cosa può succedere se non si è in regola.
Da qualche mese a questa parte, girano insistenti le informazioni e gli avvisi sui canali della Rai, che se non si è in regola col pagamento del canone della rete televisiva nazionale, non si potrà ottenere il bonus Tv che permette l’acquisto di nuovi televisori per la visione di canali in HD.
Quindi se dal 1° gennaio, chi non ha ancora pagato, rischia di restare senza televisore. Ma, come è possibile? Durante la campagna elettorale, i politici promisero agli italiani, di sollevare il pagamento del canone, che durante il Governo Renzi, fu diminuito ed inserito nella bolletta dell’elettricità. Ed ora?
Ma i cittadini italiani, sono stati alquanto furbi. In questi anni, si sono anticipati ed hanno già acquistato tv moderne con impianti ad HD in cui la visione è tranquilla e senza alcun problema di ricerca e di sintonizzazione di canali. Oppure un’altra possibilità è quella di acquistare un decoder e fare la ricerca.
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Ma c’è un piccolo problemino all’interno del Governo: mancano i fondi per questo ennesimo bonus tv. Lo Stato ha bisogno di un ulteriore rifinanziamento, per poter garantire agli italiani quella cifra necessaria di circa 100 euro per poter acquistare una televisione con funzione DVB-T2.
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Dal 21 dicembre, è bene avvisare che, le televisioni che non avranno all’interno la visione HD, non saranno più compatibili con la ricerca dei canali, quindi gli utenti non potranno vedere niente. A meno che non comprino un nuovo televisore moderno.
Per avere il bonus tv, bisogna anche presentare un reddito ISEE al di sotto dei 20.000 euro.
Lo Stato garantisce il rifornimento del bonus Tv, a patto che l’utente sia in regola con il pagamento del Canone Rai, forse la tassa meno accettata dagli italiani. In politica sono state tante le discussioni, sulla rimozione o meno, ma fatto sta, che il canone, si paga ancora. L‘Unione europea ha bocciato la scelta di inserire il Canone Rai all’interno della bolletta energetica. La Il Governo della Meloni, invece valuta l’idea di inserirlo nella tassa sull’immobile, oppure nella dichiarazione dei redditi.
Quindi, per il momento il canone sarà sempre lì, presente, con i suoi 90 euro da pagare, nella bolletta della luce.