Se due coniugi convalidano il divorzio, le proprietà devono essere suddivise e non sono più comuni. Cosa succede alla casa di famiglia
Il divorzio, come anche la separazione, è uno dei momenti luttuosi per la maggior parte delle persone. È un passagio che in pochi si augurano, anche se le condizioni da separati vanno ad essere migliori. Ed a sancire l’aspetto più sofferente e crudele è il momento in cui le rivendicazioni sui sentimenti si trasformano in rivendicazioni pecuniarie, con tanto di avvocati che cercano di traformare un rapporto di coppia in un valore economico. Dunque tutti i beni comuni devono essere inventariati e suddivisi in base a determinati criteri.
Le variabili sono molte, di cui la prima è la presenza o meno di figli non autosufficienti – dunque minori o a carico del genitore – e la scelta dell’affidamento della prole. Anche in caso di affidamento congiunto esiste sempre un genitore che ne ha la tutela principale, come minimo perché è quello che ne condivide la casa di residenza.
Divorzio e casa, cosa dice la legge
E le sentenze di divorzio finora sono state talmente tante da creare numerosi precedenti che diano un rigore di legge. I casi esaminati fanno giurisprudenza. Tuttavia a parte la giurisprudenza anche la legge formale è piuttosto precisa in questo. Ci sono delle variabili. Innanzitutto a chi è intestata la casa e se il matrimonio è stato contratto in comunione o separazione dei beni. Questo è un vincolo fondamentale in sede di divorzio.
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Per quanto riguarda l’immobile di proprietà, è scritto a chiare lettere che l’immobile di proprietà è assegnato al genitore affidatario dei figli, e con esso anche il diritto di abitazione. Dunque in caso di prole non autosufficiente la casa va alla persona a cui sono stati affidati i figli. Nel caso in cui non ci siano figli la questione è un po’ più complicata. L’assegnazione della proprietà della casa in Italia generalmente è fatta in favore della moglie, ma non sempre.
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Nel caso in cui ad esempio la moglie viva già con un’altra persona, o convoli a nuove nozze, l’affidamento della proprietà che un tempo era comune può essere messo in discussione in sede di divorzio.
