Le cartelle esattoriali potrebbero essere pendenti su un contribuente senza che egli se ne ricordi. Come effetuare la verifica
Ci sono diverse tasse ed imposte che un cittadino deve corrispondere. A parte la dichiarazione dei redditi ci sono le imposte regionali e comunali, e straordinarie sulla casa come ad esempio l’IMU. Ad esempio le imposte regionali e comunali generalmente vengono pagate dal sostituto d’imposta, che è il datore di lavoro, e detratte direttamente dallo stipendio. Ma per alcuni lavori, gli autonomi per esempio, il professionista o il lavoratore occasionale deve provvedere autonomamente, o dopo un po’ di tempo arriveranno le cartelle esattoriali.
Discorso molto simile per l’IMU. La tassa sulla proprietà della casa è esente solo per la prima casa di residenza – ad eccezione di quelle annoverate dal catasto come di lusso. Tutte le altre proprietà immobiliari, anche non abitabili, sono soggette al pagamento dell’IMU. E non c’è bollettino nella cassetta della posta a ricordarlo. Si deve provvedere autonomamente entro le scadenze disposte annualmente, che solitamente sono il 16 dicembre ed il 16 giugno di ogni anno.
Cartelle esattoriali, dove verificare quelle non pagate
Dunque può capitare anche senza volerlo di avere dei conti da pagare pregressi e scaduti che si trasformano in breve tempo in cartelle esattoriali con tanto di more ed interessi. Ed il momento in cui vengono notificate sono decisamente più salate. Per cui conviene controllare per tempo. Magari si riesce a pagare un’imposta non prevista entro i termini di scadenza, oppure con scadenza ravvicinata così da poter richiedere il ravvedimento operoso, che dimessa e sanzioni entro un tempo limitato di ritardo.
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Per poter conoscere tutte le pendenze fiscali e le cartelle esattoriali che devono essere evase, si deve entrare nella pagina personale del portale dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo, andando sui servizi al cittadino, si possono visualizzare i tributi pagati e quelli ancora da pagare. Per accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate, come tutti gli altri della Pubblica amministrazione, si deve entrare con una delle chiavi digitali autorizzate. Dunque Spid, l’identità digitale, Cie, la carta d’identità elettronica, solo se dotata di chip, o Cns.