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Tasse

Canone RAI via dalla bolletta? Annuncio governo | La decisione

Il garante della concorrenza, altresì detto Antitrust, si è espresso in merito alla presenza in bolletta elettrica del Canone RAI

Canone RAI (Foto Pixabay)

Il Canone RAI è un’imposta che viene corrisposta come contributo degli utenti al servizio pubblico radiotelevisivo. Esiste da quando esiste la RAI, e fino al 2016 è stata una delle imposte più evase dai cittadini. Il fatto che non passassero facilmente i controlli, ed il bollettino cartaceo infilato nella cassetta della posta, hanno fatto sì che molti cittadini decidessero consapevolmente di non pagare l’imposta, oppure che semplicemente se ne dimenticassero. Così nel 2016 il Governo Renzi ha deciso di inserire la tassa nella bolletta della luce, invertendo il meccanismo.

Sostanzialmente in questo modo il Canone RAI viene pagato da tutti. Chi non lo deve pagare deve richiedere apposita esenzione. Inoltre la tassa annuale, divisa in tranche, è stata abbassata a 90 euro l’anno, anziché 130 euro.

Canone RAI, l’annuncio sull’imposta in bolletta

Canone RAI (Foto Pixabay)

Molte persone hanno considerato il Canone RAI in bolletta della luce come una forma di spinta contributiva non esattamente corretta. La convenzione con gli enti di fornitura è passato all’esame dell’Agcm, il garante della concorrenza sul mercato, anche chiamato Antitrust. Dalle ultime notizie pervenute, dopo attenta analisi, l’Antitrust avrebbe comunicato che il Canone RAI in bolletta non commetterebbe vizio contro la libera concorrenza. Dunque per il 2023 rimarrebbe legittimato dentro la bolletta della luce. Anche il Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ritiene infondata l’esclusione del Canone RAI dalla bolletta dell’energia elettrica.

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E l’Antitrust sostiene anche che è importante che la voce del Canone RAI inbolletta sia trasparente e chiara per tutti i cittadini. Anche perché molti di loro possono richiederne l’esenzione. Prima di tutto nel caso in cui non si abbiano apparecchi televisivi in caa, e dunque non si usufruisca del servizio. Tuttavia, se a seguito di controlli, la autocertificazione di non avere apparecchi di ricezione televisiva risultassero falsi, il contribuente diventerebbe passibile di sanzione salata.

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Inoltre possono richiederne l’esenzione i nuclei familiari con un ISEE molto basso, come ad esmepio i percettori della pensione sociale o del reddito di cittadinanza. Queste richieste possono essere effettuate direttamente dal sito della fornitura di energia o dal portale dell’Agenzia delle Entrate.

Pubblicato da
Giulia Borraccino