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Bonus e Incentivi

500 euro ai docenti precari: cosa serve per ottenerli

Migliaia di docenti precari potranno di qui a breve ricevere ben 500 euro: perché e come fare per averli

500 euro (Pixabay)

Tutti gli anni agli insegnanti viene riconosciuta la Carta del Docente, ossia un bonus di 500 euro spendibili soltanto per determinati acquisti. Per poterla utilizzare è necessario prima di tutto essere in possesso di un’identità digitale SPID per effettuare l’accesso sulla piattaforma.

Il buono può essere speso sia presso i negozi fisici che online, con la carta elettronica si potranno acquistare i seguenti beni e servizi:

– libri e testi;

– hardware e software;

– iscrizione a corsi per attività di  aggiornamento  e di qualificazione delle  competenze  professionali,  svolti  da  enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;

– iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale,  ovvero  a  corsi post  lauream  o  a   master   universitari   inerenti   al   profilo professionale;

-titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;

-titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo.

Bonus 500 euro docenti: come possono richiederlo i precari

Carta del docente (sito ministero)

Il buono da 500 euro spetta ai docenti di ruolo a tempo indeterminato, i docenti in periodo di formazione e di prova e i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute. Tale beneficio non è riconosciuto anche ai docenti precari, ma la Corte di Giustizia Europea ha dichiarato tale scelta discriminatoria. Nonostante ciò, il Ministero dell’Istruzione non si è ancora espresso in maniera chiara e definitiva sulla possibilità per gli insegnanti precari di richiedere il bonus.

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Perciò, l’unico modo per ottenerlo è quello di fare ricorso per poter beneficiare anche gli arretrati a partire dall’anno scolastico 2016/2017. Il ricorso può essere presentato dai seguenti utenti:

– docenti a tempo determinato con contratto fino al 30 giugno o al 31 agosto, negli anni scolastici tra il 2016/2017 e il 2021/2022;

– docenti a tempo indeterminato firmatari di più contratti di supplenza al 30 giugno o al 31 agosto a partire dall’anno scolastico 2015/2016.

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Gli insegnanti che vogliano fare ricorso devono inoltrare la diffida al Ministero dell’Istruzione, il modello è scaricabile direttamente dal sito del Miur, attraverso una raccomandata A/R. É fondamentale conservare la copia cartacea e la ricevuta di invio e consegna della raccomandata.

Pubblicato da
Matteo D G