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Risparmio

TFR, non sul conto corrente: dove conviene lasciarlo

Ecco alcune proposte su dove depositare il TFR senza rischiare riduzioni alla cessazione del rapporto lavorativo. I dettagli

TFR (Foto Adobe)

Nel corso della carriera lavorativa accade prima o poi di voler sapere quanti anni di contribuzione occorrano per raggiungere la pensione. Pertanto si ricorre al CAF o ad un commercialista per scoprire fino a che età si resta impegnati nelle proprie mansioni di lavoro. L’esito sarà fondamentale per prendere la decisione di impegnarsi nella raccolta di una pensione integrativa mediante un fondo pensione.

Ma prima, ben prima, il lavoratore, nel contesto di mansioni da lavoro subordinato, è tenuto a prendere una decisione già dal momento dell’assunzione relativamente ad un passaggio che riguarda la fine del rapporto di lavoro: si tratta della destinazione del Trattamento di Fine Rapporto, il TFR. Dal giorno dell’assunzione, la scelta sulle opzioni permesse deve essere effettuata entro sei mesi. 

TFR, la convenienza del fondo pensione

TFR (Foto Adobe)

La prassi è nata proprio nel contesto della previdenza complementare. Sebbene la destinazione di una quota integrativa la previdenza di base sia a carico del dipendente, una parte di questo impegno coinvolge anche il datore di lavoro dell’azienda. Inoltre, è nella facoltà del lavoratore, destinare al cumulo della pensione integrativa anche il montante finale del TFR.

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In alternativa al fondo pensione però, la quota di TFR si può lasciare in azienda, anzi è sufficiente il silenzio assenso dopo il semestre a disposizione per pensarci. In definitiva, significa che un giorno la relativa somma prenderà posto nel conto corrente del lavoro, in assenza di attraenti prospettive di rendita nei confronti del dipendente. Con il fondo pensione, le opzioni di valorizzazione sono molteplici.

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I fondi (a scelta tra fondi aperti, chiusi, preesistenti e piani pensionistici individuali) garantiscono una rivalutazione del TFR ben più che positiva rispetto alla rivalutazione aziendale, sebbene la pianificazione degli investimenti che i fondi comportano non sono visibili al titolare della quota. Inoltre il lungo periodo fornisce la garanzia di una maggiore possibilità di guadagno sul lungo termine grazie all’accesso dei mercati, nonché la presenza di una deduzione fiscale fino a 5.164 euro in presenza di versamenti ulteriori e future agevolazioni sulla pensione. Si rammenta che a seconda dei contratti di lavoro, non tutte le aziende consegnato il TFR al termine del servizio.

Pubblicato da
Roberto Alciati