Coloro che assumono le badanti a nero rischiano davvero grosso: ecco perché è bene assumere con contratto di lavoro
Sono tanti gli italiani più anziani che si affidano alle cure amorevoli delle badanti. Si tratta di persone che, per lavoro, si prendono cura proprio delle persone più fragili quando i figli di questi non riescono a dare le giuste cure ed attenzioni ai genitori anziani. Solitamente le badanti vivono proprio con gli anziani diventando quasi parte integrante della famiglia.
Le badanti devono essere assunte tramite un regolare contratto di lavoro ma, secondo i recenti dati Istat, circa 750mila lavoratrici su 1,6 milioni lavorano in nero. La piaga del lavoro in nero, dunque, colpisce anche questo settore ed interessa tante famiglie. Ma da adesso chi ha la badante che lavora in nero in casa rischia davvero grosso.
Badante, tutti i rischi dell’assunzione a nero
Come detto, spesso le badanti diventano parte integrante della famiglia ma non dobbiamo dimenticarci che svolgono pur sempre un lavoro ed hanno diritto anche a vari diritti tra cui quello di essere assunte regolarmente. Per legge chi non ha la badante assicurata ma in nero può andare incontro ad una serie di sanzioni che possono raggiungere anche cifre molto importanti.
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La multa di chi ha badanti in nero va da 1.000 alle 8mila euro a cui si aggiungono 30 euro per ogni giornata di lavoro irregolare. Ci sono poi varie sanzioni da parte dell’INPS che riguardano il mancato versamento di contributi (3 mila euro di multa); la mancata comunicazione di assunzione all’INPS ( da 100 a 500 euro di multa) e la mancata consegna della copia di assunzione (multa dai 250 ai 1.500 euro).
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In caso di lavoro in nero, con l’introduzione del Jobs Act, avranno dei guai le stesse badanti che possono rischiare di incorrere in una reclusione di massimo 2 anni. Il rischio può essere anche maggiore se la badante percepisce anche la NASPI: in questo caso si rischiano dai tre mesi ai tre anni di carcere e la restituzione della somma percepita ai danni dello Stato.
La prima cosa da fare, dunque, quando si assume una badante, è quella di metterla sotto un contratto a norma di legge. Questo tutela anche i casi di infortuni sul posto di lavoro o di abbandono improvviso del lavoro da parte della badante stessa. Ricordiamo, infine, che un regolare contratto di lavoro evita anche l’eventuale denuncia della badante al termine del rapporto di lavoro.