Il Caf offre prestazioni gratuite ed a pagamento. È bene che il cittadino sappia cosa deve pagare prima di recarsi allo sportello
La prima cosa da specificare, che non è mai superflua, è la differenza tra Caf e patronato. Il secondo è uno sportello pubblico, direttamente dipendente dal Ministero. Le prestazioni sono gratuite. Mentre il Caf è un centro di assistenza fiscale che necessita l’apertura di una società. Le prestazioni possono essere svolte da professionisti quali giuristi, esperti di materia economica e fiscale. Possono diventare Caf le organizzazioni sindacali con almeno 50mila iscritti; le associazioni dei lavoratori istituite in patronato con almeno 50mila iscritti; i sostituti d’imposta che abbiano almeno 50mila dipendenti.
Con determinati requisiti si può aprire un Caf. I servizi gratuiti sono rimborsati a pratica dal Ministero, con delle tabelle che pagano in base alla difficoltà presunta delle prestazioni. Invece la maggior parte dei servizi Caf sono a pagamento.
Caf, quali sono le prestazioni a pagamento
Dunque a differenza di ciò che si può comunemente pensare, i servizi Caf non sono gratuiti. In ogni caso anche se la prestazione richiesta rientra nella lista di quelle non a pagamento, il centro può richiedere un contributo, che deve essere assolutamente volontario e non obbligatorio. A fronte di un versamento lo sportello deve rilasciare una ricevuta. I Caf non possono chiedere di essere pagati per quei servizi che successivamente vengono rimborsati dallo Stato. Per tutti gli altri c’è una quota da pagare per la prestazione.
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Generalmente i servizi a pagamento sono:
- dichiarazione dei redditi, sia che si tratti del modello 730 che quello Redditi;
- IMU, quantificazione e dichiarazione;
- visure catastali e ipocatastali;
- calcolo F24 Imu;
- registrazione di un contratto di affitto;
- gestione di un rapporto di lavoro domestico, ovvero inteso per colf e badanti;
- il caf tratta anche le successioni o volture.
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Anche ad esempio l’apertura dello Spid, e delle identità digitali in genere è soggetta a pagamento. Si può dire in senso generale che un Caf può richiedere corrispondenza in denaro per tutti quei servizi che non rientrano nell’elenco di quelli gratuiti. Tuttavia talvolta ci sono delle agevolazioni. Se si è iscritti ad un sindacato, ad esempio, è probabile che le prestazioni abbiano un costo ridotto.