C’è qualche problema per i titolari del reddito di cittadinanza. Infatti l’INPS ancora deve erogare le cifre del mese di ottobre. Perché?
Per gli italiani, non è per niente un periodo facile da sopportare dal punto di vista economico, viste le condizioni del caro-energia che è sempre più in aumento. Tra un mesetto circa è Natale e bisogna anche cominciare a qualche regalino da fare ad amici o parenti. E chi è in difficoltà spera nel reddito di cittadinanza.
Ma c’è qualche problema, da alcune ore. Infatti, i titolari del sussidio, ancora devono ottenere ciò che gli spetta nel mese di ottobre. Non si sa ancora in maniera ufficiale quando ripartiranno i pagamenti.
I profili social di INPS e i siti, sono presi d’assalto dalle migliaia di persone che aspettavano da qualche giorno l’arrivo del bonifico del reddito di cittadinanza. Invece, fino ad oggi, 7 novembre, nessuno ha avuto ancora niente. L’INPS sta rispondendo, tranquillizzando i cittadini, che sono sull’orlo dell’esasperazione economica.
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Sembra, che la più evidente motivazione di questo ritardo nei pagamenti siano quindi i controlli effettuati dall’INPS avvalendosi delle banche dati degli altri enti, e che le verifiche aggiuntive riguarderebbero i beni materiali dei titolari. Stanno effettuando delle precise ispezioni a coloro che hanno moto, auto o beni a loro intestati.
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A tal proposito il presidente dell’INPS Pasquale Tridico attraverso l’Ansa ha ufficialmente chiarito: “Sono totalmente d’accordo che le erogazioni vadano a chi effettivamente ne ha diritto secondo i requisiti di legge. Da parte sua l’Inps ha sempre svolto con responsabilità e competenza la funzione di ente erogatore ai sensi delle norme di legge”.
Con questo aumento vorticoso delle bollette, quindi la gente comincia a preoccuparsi, ma il presidente dell’INPS cerca di tranquillizzare gli utenti, proponendo una importante revisione, richiesta dal Governo, che come sappiamo è contrario al reddito di cittadinanza. L’INPS risponde alle migliaia di persone, cercando di risolvere quanto prima la situazione, prevedendo l’invio di denaro, da qui a una settimana.
Il problema che ha causato rabbia nei cittadini, è questo mancato preavviso che l’INPS non ha effettivamente fatto, chiarendo tutto, dopo le proteste delle persone.