I buoni fruttiferi postali finiscono nell’eredità o si può accedere immediatamente all’importo del deposito del defunto?
Chi predilige una forma di investimento sicura anche se con rendite inferiori al mercato azionario sceglie i buoni fruttiferi postali. Ultimamente Poste Italiane ha messo in commercio anche forme a medio termine, come 5 anni prima del riscatto. Solitamente i buoni fruttiferi postali hanno scadenze quinquennali per essere riscosse, ma il massimo del guadagno si ottiene in un lasso piuttosto lungo di tempo, fino a trenta anni. Quindi può succedere che purtroppo il titolare del buono fruttifero venga a mancare nell’arco di tempo tra l’apertura ed il rimborso.
Ed allora cosa succede? Il buono fruttifero entra a far parte dell’eredità, quindi del procedimento di successione, oppure il deposito può essere disponibile direttamente al momento della scadenza?
Buoni fruttiferi postali, come accedere con l’eredità
Tanto per cominciare è necessario sottolineare che ci sono differenti tipologie di buoni fruttiferi. Quelli in cui il titolare è uno solo e quelli cointestati. Nel caso dei cointestati, se uno dei due firmatari viene a mancare, dal 28 dicembre 2000 i buoni fruttiferi sono emessi con la clausola PFR, ovvero pari facoltà di rimborso.
Questo significa che i cointestatari possono ottenere il rimborso separatamente, anche senza la firma o l’avallo dell’altro firmatario. Dunque per richiedere il proprio rimborso, grazie a questa clausola, non è necessario presentare all’ufficio postale la documentazione di successione. Basta la propria firma per ottenere il rimborso del buono fruttifero postale.
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Nel caso in cui invece il buono risalga a prima del 28 dicembre 2000, la clausola pari facoltà di rimborso non è presente. Dunque il cointestatario può incontrare maggiori problemi. Tuttavia, il rimborso è possibile anche senza la successione se gli eredi sono d’accordo.
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Il terzo caso da eseminare è quello in cui i buoni fruttiferi postali siano intestati solo al titolare deceduto. In questo caso entrano a far parte dell’eredità e della pratica di successione, con conseguente congelamento dei beni fino a che essa non sia conclusa. Dunque prima di ottenere il rimborso, gli eredi dovranno esibire una documentazione alle Poste, con la successione, buono, certificato di morte. Tra la richiesta e la riscossione passeranno circa 3 settimane.