Cosa deve fare una casalinga, dopo anni di impegno per ottenere una tranquilla e meritata pensione? Andiamo a vedere meglio i dettagli
Anche quello della casalinga, è un mestiere. Fatto di sacrificio, dedizione e controllo della casa e perché no, anche quello di altri. La sveglia che suona la mattina presto, per ottenere una casa sempre pulita e messa a posto. Ma poi ad un certo punto la stanchezza si fa sentire, quindi anche le casalinghe devono riposare e meritare una pensione.
L’INPS ha stabilito da circa 25 anni un fondo per le casalinghe per tutelare coloro che si dedicano alla cura della casa e della famiglia a tempo pieno, senza essere pagate o retribuite in alcun modo. Consiste in un’adesione libera, per ottenere il sussidio economico che l’INPS potrà versare.
Il bonus per le casalinghe e perché no, i casalinghi è una misura dedicata a chi non ha mai avuto un lavoro, oltre la propria abitazione. Chi si è solo preso cura di casa e famiglia, potrà contare su un fondo da ottenere. Anche in quest’ambito ci sono dei specifici dettagli da rispettare.
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Come è indicato sul sito ufficiale dell’INPS, la persona che intende ottenere la pensione casalinga, non deve essere impiegato in altri lavori subordinati ad una futura pensione diretta. Quindi bisogna stare attenti a ciò che si va a compilare.
Per poter effettuare tranquillamente la richiesta ed ottenere la pensione si può andare sul sito dell’INPS, entrando col proprio Pin, oppure contattando il numero verde INPS 803.164 se si chiama dal fisso, 06.164164 se da cellulare.
Si può richiedere il fondo anche attraverso un Patronato o altri intermediari autorizzati, che provvederanno gratuitamente a trasmettere, per conto del cittadino, la domanda d’iscrizione al Fondo Casalinghe online.
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Una volta presentata, se non i sono ostacoli burocratici che possano rallentare i procedimenti, la domanda viene accolta automaticamente.
Qualora la domanda non venisse accolta, l’INPS invierà all’interessato una raccomandata.
Le casalinghe, possono anche far richiesta della pensione di vecchiaia o pensione di cittadinanza. Nella prima versione c’è bisogno di un versamento di contributi per almeno 20 anni e bisogna raggiungere l’età di 67 anni.
Per quanto riguarda la pensione di cittadinanza funziona se tutti i componenti del nucleo familiare abbiano età pari o superiore a 67 anni, oppure se nel nucleo familiare sono presenti anche persone di età inferiore a 67 anni in condizione di disabilità grave. La pensione di cittadinanza a differenza del reddito di cittadinanza, si rinnova automaticamente.