Scopriamo come sapere la somma della tredicesima aggiunta allo stipendio di fine anno, che è una grande risorsa per i lavoratori
Tutti i dipendenti e lavoratori, con un regolare stipendio e contratto, aspettano con ansia la tredicesima, aggiunta allo stipendio di fine anno. Si tratta di un contributo che viene previsto dalle regole di legge italiane che garantisce un supporto economico essenziale per molte famiglie.
Soprattutto in un periodo del genere, dove le difficoltà economiche sono sempre in aumento, con il livello del caro-energia che diventano sempre più un muro da superare. Con la tredicesima però, almeno si può intravedere una luce, un po’ di serenità in più per le tante famiglie italiane.
La tredicesima, fu introdotta negli anni ’30, soprattutto per i lavoratori delle categorie professionali, ed è sempre stata soprannominata “gratifica natalizia” proprio perché giungeva nel mese di dicembre nel periodo natalizio. Durante gli anni, questo sussidio aggiuntivo, ha subito dei cambiamenti.
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Ma tutti i lavoratori, oltre al loro stipendio mensile, giustamente vogliono sapere le cifre della tredicesima, a quanto corrisponde questo ulteriore pagamento di fine anno. E l’attesa poi è spasmodica, perché più si avvicinano le date delle fatture e delle bollette più la preoccupazione sale.
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Andiamo a vedere come si calcola la tredicesima e come si fanno a conoscere le cifre: Si calcola moltiplicando il numero di mesi lavorati dal dipendente per lo stipendio lordo ricevuto in busta paga, dividendolo con i 12 mesi che compongono l’anno solare. Quindi se lo stipendio di un lavoratore è di 1400 euro, e che abbia lavorato dal 1 aprile al 31 dicembre, ovvero per 9 mesi, si calcola lo stipendio per i mesi, ossia 1400 x 9: 12 = 1.050 euro.
L‘INPS attraverso delle sue righe definisce così: “La tredicesima mensilità corrisponde a un dodicesimo dell’intera retribuzione annua, che i datori di lavoro devono pagare ai loro collaboratori familiari entro dicembre, in occasione delle festività natalizie. La tredicesima matura anche durante le assenze per malattia, infortunio sul lavoro e maternità, nei limiti del periodo di conservazione del posto e per la parte non liquidata dagli enti preposti.”
Non è difficile quindi, se ogni lavoratore sa quanto è lo stipendio mensile per calcolare la tredicesima di fine anno.