Il rapporto degli attori e dei cantanti con la pensione INPS la maggior parte delle volte non è così tranquillo. Sono tanti i personaggi famosi che si lamentano dei sussidi.
Quando l’argomento è quello relativo alla pensione INPS dei vip, di solito, questi personaggi, non sono del tutto soddisfatti dei contributi economici che ricevono una volta raggiunta l’età per ottenerli. Sono sempre di più infatti coloro che si presentano in tv o rilasciano interviste per denunciare questi trattamenti.
Questa volta a denunciare questa difficile situazione è il cantante ed attore napoletano Leopoldo Mastelloni, che attraverso un’intervista concessa al quotidiano Corriere della Sera, ha contestato il trattamento che l’INPS gli riserva da qualche anno, denunciano la sua amarezza.
Leopoldo Mastelloni, caratteristico cantante ed attore napoletano, è fortemente deluso dalla pensione che riceve. Sono forti le sue parole in un’intervista che non lasciano pensare a niente di buono e positivo, con un contributo di circa 625 euro, non proprio una cifra soddisfacente dopo tutti i contributi versati.
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“Dopo 50 anni di lavoro e di contributi prendo solo 625 euro di pensione al mese. Se non avessi degli amici che mi aiutano a pagare l’affitto, prenderei 40 pillole di sonnifero e me andrei via: ci penso sempre più spesso a farla finita”, queste le prime parole dell’artista. che fanno preoccupare amici e parenti.
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Mastelloni continua la sua denuncia evidenziano e ringraziando il supporto di tanti colleghi ed amici, che l’hanno aiutato soprattutto dal punto di vista psicologico con supporto anche economico per andare avanti come Orietta Berti: “Vorrei avere dignità, non carità da parte dello Stato italiano”.
Inoltre Mastelloni sottolinea una denuncia, per il diverso trattamento che l’INPS riserva ai politici ed ai parlamentari: “In Italia c’è gente che con pochi anni di mandato parlamentare prende pensioni da sogno e chi ha lavorato per 50 anni non può nemmeno pagarsi un tetto. Non è giusto. Non c’è equità di trattamento. Forse era meglio che nascondevo i miei soldi, dentro un materasso, ed evadevo le tasse, per non arrivare in queste misere condizioni”.
Mastelloni, poi continua con una dura provocazione verso lo Stato: “Forse dovrei mettermi su un barcone a largo di Lampedusa per avere una maggiore assistenza dallo Stato. È una cosa indegna quello che succede in Italia. E ormai io spero che mi prenda un colpo il prima possibile perché non so cosa posso fare in questa situazione. E devo pure sperare che qualcuno mi faccia un funerale: perché lo Stato paga la bara ai clandestini ma a noi no”