Il nuovo Governo, per ciò che riguarda il Reddito di Cittadinanza, starebbe optando per una novità assoluta: sarebbe una mazzata per molti
Fin da prima del suo insediamento al Governo, dato che ne ha fatto uno dei punti della sua campagna elettorale, la Meloni aveva chiarito che ci sarebbero state sostanziali modifiche al Reddito di Cittadinanza. Allineati a lei anche gli alleati di Lega e Forza Italia, anche se in minor parte.
Tra i provvedimenti in fase di valutazione ci sarebbe la riduzione della platea di percettori ai soli soggetti fragili, come pensionati in difficoltà, invalidi e chi, con figli minori a carico, non percepisce alcun reddito. Per tutti gli altri, come ammesso dallo stesso Presidente del Consiglio, “la soluzione non può essere il Reddito di Cittadinanza ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento allo stesso”. A tal proposito, si cercherà di “sfruttare le risorse messe a disposizione dal fondo Sociale Europeo”. Questa, però, non sarà l’unica novità che gli italiani dovranno aspettarsi nei mesi a venire.
Un’altra grande novità, decisamente pessima per tutti i percettori, riguarda la possibilità che nel 2023 arrivi un periodo di stop di ben 6 mesi del reddito di cittadinanza a coloro che possono procurarsi reddito in maniera autonoma e che precedentemente hanno ricevuto il sussidio per almeno 18 mesi. Sarà di un mese invece la sospensione per tutti i soggetti fragili.
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Molto probabile è che il Governo intervenga con queste regole già con la Legge di Bilancio da approvare entro fine 2022 e il vice-presidente del Consiglio, Matteo Salvini, sarebbe intenzionato a finanziare la proroga di Quota 102 con i soldi ricavati dagli stop sopracitati. Tale pensione anticipata riguarda coloro che hanno 64 anni di età e 38 di contributi.
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A fare da contraltare è l’opposizione dell’M5S con a capo Giuseppe Conte che vorrebbe fare di tutto per preservare tale sussidio. A schierarsi a favore dell’RdC anche il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che ha spiegato di vederlo come un’ottimo modo per contrastare la povertà.