Negli ultimi mesi, per gli italiani diventa sempre più difficile pagare la rata del mutuo: brutte notizie sui tassi d’interesse
Al giorno d’oggi ottenere un mutuo è diventato davvero complicato, i criteri per riuscirci sono l’età e l’affidabilità creditizia. In ogni caso, sono necessari anche una serie di requisiti legali ed economici. Bisogna, prima di tutto, avere la residenza in Italia o la cittadinanza in uno Stato membro della Comunità Europea. Invece, se si ha cittadinanza extracomunitaria, si deve essere necessariamente in possesso della regolare residenza in Italia. Inoltre, è fondamentale avere un reddito sufficiente a sostenere l’importo del mutuo.
La condizione limite si ha quando la rata mensile del mutuo, calcolata in base al tasso d’interesse, non supera il 30-35% del reddito familiare netto mensile di colui che ne fa richiesta. Purtroppo, visti i tempi, sono moltissime le famiglie che trovandosi in serie difficoltà economiche non riescono a pagare le rate del mutuo. In questi casi la legge prevede la possibilità di un ritardo del pagamento che va dai 30 ai 180 giorni. Poi, decorsi sei mesi la banca può decidere di risoluzione del contratto e pretendere il pagamento immediato di quanto dovuto.
Crisi mutui, grave allarme per gli italiani
Recentemente la Fabi, il più importante sindacato dei bancari italiani, ha lanciato un nuovo allarme: la crisi dei mutui subprime. Nel dettaglio, dall’analisi dei tassi, si evidenzia come per l’acquisto di una casa vi è una percentuale di interesse medio del 2,53% per scadenze che vanno dai 5 a 10 anni. In Francia, invece, il livello medio è pari all’1,32%. Inoltre, i costi dell’Italia sono superiori alla media anche per quanto riguarda le scadenza superiori a 10 anni, con tassi pari al 2,39%. Dunque, a precederla c’è soltanto la Germania con percentuali pari al 3,04%.
Leggi anche: Premio da 1.000 euro per i clienti Telepass: come averlo
Leggi anche: Stangata Naspi, la nuova durata col governo Meloni
Inoltre, il segretario Fabi, Lando Maria Sileoni, sostiene che i tassi di interessi sui mutui potrebbero superare anche il 5%. Tra l’altro, negli ultimi sette mesi i mutui sono cresciuti dello 0,4%, percentuale decisamente inferiore rispetto a quella dell’ultimo quinquennio pari al +1,2%. Ancora, per quanto riguarda i mutui ipotecari, la decrescita è ancor più tangibile. Proprio per tutti questi motivi, il segretario Fabi esorta il governo a sostenere i giovani fortificando il Fondo di garanzia prima casa e spingendo la Banca d’Italia a vigilare sulle banche.